ABRUZZO

Regione: passa legge su spopolamento, bocciata quella su ticket forze dell'ordine

Stop dal consiglio dei ministri alla norma che prevede l'esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per alcune categorie. Sospiri e D'Incecco: "Faremo ricorso"

 

PESCARA. Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, impugna la legge regionale sull'esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per gli operatori di forze armate, polizia, protezione civile, vigili del fuoco e polizia locale.

Le disposizioni in materia sanitaria previste dalla Regione, infatti, sarebbero in contrasto con la normativa statale. Passa, invece, all'esame del consiglio dei ministri un'altra legge regionale che prevede "misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna".

Questo il commento del presidente del consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e del capogruppo della Lega Vincenzo D’Incecco che annunciano di verificare le obiezioni sollevate dal consiglio dei ministri con gli uffici legali regionali per accertare "le possibili eventuali migliorie necessarie per ottimizzare il provvedimento legislativo" e annunciano di voler resistere all'impugnazione "sicuri delle nostre ragioni". "Crediamo nella bontà di quella norma che abbiamo voluto e sostenuto, la difenderemo e sono certo che vinceremo come già accaduto in passato".

La legge in questione è la numero 27 del 21 dicembre 2021 «Esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per gli operatori delle forze armate, delle forze di polizia, della Protezione civile, del corpo nazionale dei vigili del fuoco e della polizia locale e modifiche alla l.r. 30/2002». Secondo il consiglio dei ministri "talune disposizioni in materia sanitaria, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 81, 117, secondo comma, lettera m, e terzo comma della Costituzione". “Assicurare agli esponenti delle forze armate e delle forze dell’ordine l’esonero dalla compartecipazione alla spesa sanitaria - si legge in una nota firmata da Sospiri e D'Incecco - significa dimostrare attenzione per chi ogni giorno lavora a difesa dei cittadini, garantendo la vigilanza dei nostri territori, esponendo a ogni rischio e pericolo la propria vita a tutela degli altri". "In sintesi - sottolineano - il Governo ritiene che l’estensione dell'esenzione, così come disposta dalla legge regionale, con riferimento agli infortuni sul lavoro delle categorie previste dalla legge, integra un livello ulteriore di assistenza sanitaria, a maggior ragione nei casi in cui il periodo di due anni indicato non coincida con quello di durata dell’infortunio. Fra l’altro il Governo ritiene che la Regione Abruzzo, proprio in quanto interessata dal piano di rientro, è assoggettata per legge statale al divieto di spese non obbligatorie”.