Renzi a Pescara tra selfie e proteste. Il popolo del No grida "vergogna", lui: "Berlusconi e Travaglio insieme sono tenere"

La visita del presidente del Consiglio in città. Dopo la tappa al porto turistico l'inaugurazione della nuova scuola antisismica a Spoltore e la firma del Masterplan all'Aurum. Infine la tappa all'inaugurazione del Fla2016 tra le proteste di mille sostenitori del No al referendum e l'attacco ai referendari nel Comune di Pescara

PESCARA. «Felicissimo di essere a Pescara e in Abruzzo». Così Matteo Renzi in visita nel capoluogo adriatico. Non altrettanto felici i sostenitori del No al referendum: dalle 3 del pomeriggio hanno stazionato davanti al Circus dove il premier ha inaugurato il Fla, il Festival delle Letterature dell'Adriatico. In mille lo hanno accolto con fischi e urla. Ben diversa accoglienza quella riservata al premier al suo arrivo al Porto turistico dove, accompagnato dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha incontrato e pranzato con gli imprenditori della regione. Qui Renzi ha fatto anche un incontro speciale: «Sono contento anche di aver trovato don Emilio Lonzi», ha detto salutando il sacerdote pescarese conosciuto ai tempi degli scout. Poi la "trasferta" a Spoltore per l'inaugurazione della scuola secondaria Dante Alighieri, istituto messo in sicurezza antisismica, e l'incontro con alunni e genitori: «Rispettate e abbiate un dialogo con gli insegnanti», ha detto per poi aggiungere sul nuovo istituto: «È molto bello. Noi  abbiamo fatto il nostro dovere, ora sta a voi tenerla bene». E ancora la firma del Masterplan all'Aurum prima della tappa al Circus circondato dalla manifestazione di protesta. Manifestanti a cui Renzi ha risposto durante l'intervista con Luca Sofri: «Qui non si parla di referendum, tra l’altro la data di Pescara è stata fissata prima della data del voto. Così spegniamo le polemiche», anche se poi ha aggiunto che «c’è un metodo diverso tra chi sta sul Sì e chi sta sul No. Chi sta sul Sì ha un’idea di paese, chi sta sul No vuole essere sempre contro». E sul referendum è andato all'attacco nell'ultima tappa del tour pescarese, l'incontro al Comune: «Vedere Berlusconi e Travaglio insieme... sono teneri».

leggi anche: Renzi a Pescara, intervista esclusiva: "Ecco la mia agenda per l’Abruzzo" Il premier in città con una priorità: "Far ripartire l'economia: nel Patto di maggio previsti 80 interventi per 1,5 miliardi di investimenti, tra infrastrutture, banda larga, piste ciclabili e ambiente"

Confindustria a Renzi: "La caduta si è arestata". Prima tappa è stato l'incontro al Porto turistico con il tessuto produttivo regionale. «Una giornata importante e una occasione da non perdere non solo per l'imprenditoria di tutto l'Abruzzo. Abbiamo presentato al Presidente del Consiglio un documento elaborato dalle forze sociali, e quindi Confindustria e sindacati. Un documento stringato in cui mettiamo in evidenza alcuni aspetti e alcune carenze che riteniamo in qualche modo debbano essere colmate», ha detto il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone.

«L'economia sta ripartendo. La caduta si è arrestata. Stiamo recuperando anche se ancora con lo zero virgola, ma gli indicatori sono positivi e questo oggi è importante», ha sottolineato Ballone parlando poi della firma degli accordi per il Masterplan: «Si tratta di un atto conclusivo dovuto e che rappresenta la fine di un percorso importante e sul quale lavoriamo alacremente».

Pescara, l'arrivo di Renzi al Porto turistico
Prima tappa della visita del presidente del Consiglio in Abruzzo: al porto turistico l'incontro con il mondo economico e produttivo. Ecco il suo arrivo e il saluto alla stampa (video di Pietro Lambertini)

L'inaugurazione della scuola antisismica a Spoltore. Subito dopo l'incontro con gli industriali, Renzi si è spostato a Spoltore per inaugurare la scuola secondaria Dante Alighieri, istituto messo in sicurezza antisismica. Durante la cerimonia il premier si è rivolto ai genitori presenti per invitarli «ad avere un atteggiamento di dialogo con gli insegnanti. La nostra generazione aveva un atteggiamento di rispetto nei loro confronti, mentre oggi c'è un atteggiamento un pò ondivago, capita a volte - ha proseguito Renzi - che quando un alunno viene redarguito da un'insegnate si tende ad essere più comprensivi nei confronti del figlio che del maestro. Bisogna invece riconoscere il ruolo sociale e dare maggiore attenzione agli insegnanti». Il presidente del consiglio ha poi lanciato una battuta ai ragazzi spigando che «la scuola è vostra, è molto bella, nel mettere i soldi per ristrutturarla abbiamo solo fatto il nostro dovere, ma ora chi chiediamo: tenetela bene», ha chiuso Renzi con un sorriso.

Renzi inaugura la scuola antisismica a Spoltore
La seconda tappa della visita del premier a Pescara ha visto una breve trasferta in provincia, a Spoltore. Qui il presidente del consiglio ha inaugurato la scuola secondaria Dante Alighieri, istituto messo in sicurezza antisismica. Ecco il momento del taglio del nastro (video di Pietro Lambertini)

A Spoltore era presente anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. «Sono qui», ha detto Cialente, «primo perché la scuola è stata realizzata dall'impresa aquilana Chiodi e secondo perché il tema della messa in sicurezza del Paese ha finalmente un'audience nazionale. Sono d'accordo con Renzi nel portare questo tema a livello europeo, con le scuole fuori dal Patto di stabilità. C'è una mia lettera alla Ue nel 2014 ove dissi le stesse cose. Dopo L'Aquila è immorale che questo Paese non faccia uno sforzo totale per mettere in salvaguardia gli edifici pubblici».

Fuori programma davanti all'Aurum: caffè e chiacchierata al bar. La terza tappa della visita di Renzi a Pescara è stata all'Aurum per l'innaugurazione del "Villaggio della Comunicazione, dell'Innovazione tecnologica e della Creatività", promosso dal Corecom Abruzzo, in collaborazione con il consiglio regionale, Agcom, Rai, e la firma delle convenzioni del Masterplan per l'Abruzzo. Prima dell'arrivo però c'è stato un fuori programma: il presidente del consiglio è entrato in un bar davanti al centro congressi per un caffè. «Il presidente mi ha chiesto come andava l'attività ed io gli ho risposto 'ce la cavicchiamò. Gli volevo offrire il caffè, ma non c'è stato verso: ha voluto per forza pagare», così Lucio Mammarella, uno dei dipendenti dell'osteria. Nel bar due donne salutate del premier, hanno sottolineato che «è un personaggio alla mano, ti guarda negli occhi, si è avvicinato e ci ha salutato, crediamo nei giovani, speriamo faccia il bene dell'Italia». Poi, Renzi, accompagnato dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, si è fermato a parlare con alcuni dei cittadini che lo aspettavano fuori all'Aurum. D'Alfonso ha presentato a Renzi il progettista della riserva naturale pineta dannunziana che si trova nelle vicinanze dell'Aurum, dove è entrato per partecipare ad uno degli eventi della lunga giornata pescarese.

All'Aurum: "L'Europa non sia un'accozzaglia di egoismi". Quindi il ritorno alla parte istituzionale della visita. L’Europa «non può essere un accozzaglia di egoismi, deve avere un’anima», ha detto Renzi alla firma del Masterplan per l’Abruzzo parlando del vertice che si terrà a Roma nel marzo 2017. «L’Italia», ha agiunto il presidente del Consiglio, «ha un ritardo di autostima, di consapevolezza. Noi siamo l’adolescente che si crede peggio di com’è. Però la condizione è che noi facciamo la nostra parte e smettiamo di cedere alla cultura della rassegnazione. Si tratta di avere uno sguardo molto ambizioso e lavorare con la logica del passo dopo passo. Da qui ai prossimi 20 anni possiamo tornare ad essere punto di riferimento assoluto nel mondo, ma per farlo bisogna mettersi a lavorare».

[[(Video) Renzi a Pescara: "Dobbiamo salvare i piccoli aereoporti"]]

L'inaugurazione del Fla2016: "Non parlo di referendum". La tappa più attesa era però quella in centro a Pescara per l'inaugurazione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Al Teatro Cinema Circus Renzi è stato intervistato da Luca Sofri. Fuori intanto migliaia di manifestanti protestavano contro il premier e chiedevano di votare No al referendum.

Pescara, in centinaia al Circus per contestare Renzi
Fischi e urla. "Vergogna" grida il popolo del No al referendum che si è radunato davanti al Circus di Pescara dove il premier Matteo Renzi partecipa all'inaugurazione del Festival delle Letterature dell'Adriatico (video di Luigi Di Fonzo)

«Qui non si parla di referendum, tra l’altro la data di Pescara è stata fissata prima della data del voto. Così spegniamo le polemiche», è stata la risposta del premier alle proteste durante l'intervista anche se ha aggiunyo che «c’è un metodo diverso tra chi sta sul Sì e chi sta sul No: chi sta sul Sì ha un’idea di paese, chi sta sul No vuole essere sempre contro»

Poi un passaggio sul ruolo dei social network: «Oggi sono un diffusore di odio, tre anni fa non avrei mai pensato di dire una cosa del genere. In politica c’è un utilizzo perverso, non è più un terreno di confronto». Il presidente del Consiglio ricorda che in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica in una riunione «ho chiesto di non usare Twitter». E ancora sulla fuga dei cervelli all'estero:  «L'unico modo per fermarlo non è creare lavoro finto in Italia, ma creare delle intelligenze, dei luoghi di condivisione e diffusione del sapere a cui le aziende possano collegare una serie di investimenti che creano occupazione. Non c'è altra soluzione», sottolineando il «ruolo fondamentale delle università» perché «è il capitale umano che farà la differenza nei prossimi anni».

Infine sul referendum: "Berlusconi e Travaglio insieme sono teneri". Dopo aver parlato tutto il giorno di scuole, di politica estera, di infrastrutture, il premier Matteo Renzi, dedica il suo ultimo appuntamento nella sala consiliare del Municipio di Pescara al referendum e attacca il fronte del No: «Tutte persone perbene, ma provate a metterli tutti insieme in una stanza e a farli tirar fuori un'idea in comune. A insultarmi sì. Sull'Europa hanno idee diverse, eppure le coppie sono belline. Berlusconi e Travaglio insieme... sono teneri». Poi la stoccata sul futuro del paese: «Il 25 marzo o c'è un Governo forte o l'Italia non gioca la partita che può giocare. A maggio poi c'è il G7, appuntamento molto importante perché si decide il futuro».