Ricostruzione e tasse, Irpef restituita nel 2011. Mutui sospesi fino a giugno

Terremoto, la firma del decreto. L’elenco delle auto distrutte. Mutui sospesi fino a giugno

L’AQUILA. Niente tasse fino al 30 novembre 2010 e niente restituzione dell’Irpef fino al 2011. Prende forma, anche se ancora senza i crismi dell’ufficialità, il decreto L’Aquila che questa mattina il Consiglio dei ministri, alla presenza del presidente della Regione, Gianni Chiodi, renderà noto nei dettagli. Intanto, i mutui saranno sospesi fino a giugno grazie a un accordo con l’Abi nazionale.

Questa mattina alle 9 Chiodi è stato convocato a Roma dove gli verrà conferita la nomina di commissario alla ricostruzione.

«Verranno disciplinati i poteri e le competenze della protezione civile», dichiara il presidente della Regione, «io avevo proposto che la Protezione civile restasse per portare a termine gli interventi di emergenza. Infatti, nel decreto legge sarà previsto che io subentri anche nei contratti a eccezione di quelli relativi al Progetto case, ai Map e ai Musp. Ho chiesto di non occuparmene e sono stato accontentato».

L’argomento forte, però, è quello delle tasse. «Sono ottimista anche perché ho notizie assonanti, mentre prima non erano perfettamente in linea. So che il ministro Giulio Tremonti si è dato molto da fare e la copertura economica è stata trovata. Certo, chi ha lavorato più di tutti è stato il sottosegretario Gianni Letta, ma decisive sono risultate le posizioni del premier Silvio Berlusconi e appunto del ministro Tremonti».

«Quindi», aggiunge Chiodi, «posso dire che le nuove tasse si pagheranno a partire dal 1º dicembre, mentre la restituzione degli arretrati comincerà nel 2011. Tutti gli adempimenti tributari rimarranno sospesi fino al 30 novembre. Immagino che il decreto preveda norme e disposizioni per la restituzione. Vedremo domani (oggi ndr) la stesura».

MUTUI. «Credo di poter annunciare che i mutui per le aree terremotate saranno sospesi fino a giugno grazie a un accordo con l’Abi nazionale». Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ieri mattina. «L’accordo», ha spiegato il sindaco, «è stato negoziato nella serata di ieri e la notizia ufficiale dovrebbe arrivare in giornata». Resta aperta la questione delle tasse a un giorno dal Consiglio dei Ministri che deciderà le modalità delle agevolazioni fiscali per il cratere per il prossimo anno.

«Siamo ottimisti», ha detto ancora Cialente, «anche in virtù dell’impegno personale del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che seppur in convalescenza, dopo l’aggressione di domenica, ha contattato personalmente il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti per discutere della nostra causa, mantenendo fede alla promessa che ci aveva fatto». Manca però la certezza sui tempi. «L’unica mia preoccupazione è quella sulla data in cui ci sarà lo stop alle agevolazioni che mi auguro sia novembre 2010 come annunciato». Secondo il sindaco l’ammontare della spesa del Governo per le agevolazioni fiscali (contributi e tasse) è quantificabile in 600 milioni di euro.

Anche la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, esprime soddisfazione per l’annuncio del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, della sospensione del pagamento delle tasse fino al 30 novembre 2010. «È importante», afferma, «e conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: per ripartire, la nostra economia ha bisogno di una boccata d’ossigeno, di linfa vitale. Stiamo facendo passi in avanti e ora aspettiamo il decreto che preveda misure anche per le tasse arretrate. Chiediamo lo stesso trattamento che hanno avuto i cittadini colpiti dal sisma in Umbria, Marche, per i quali la restituzione è stata chiesta dopo 12 anni solo per il 40 per cento di quelle dovute, in 120 rate».

Sulle richieste di decurtazione delle tasse Chiodi è categorico: «La decurtazione non può essere decisa prima. È da escludere che nelle attuali intenzioni del governo ci sia un abbuono delle tasse. Non è all’ordine del giorno e comunque non possiamo parlarne adesso, sarebbe intempestivo. Chiediamo sostegno in una fase delicata, non vogliamo privilegi, né pensare che qualcuno voglia approfittare di un momento di difficoltà. Dopo l’appoggio del governo alla nostra causa non sarebbe giusto».

BERLUSCONI. Il presidente della Regione confida ancora nella presenza del Premier all’Aquila: «L’Aquila è l’unico posto in cui si può sentire tranquillo e benvoluto». Chiodi partecipa oggi al quinto consiglio dei ministri consecutivo. «Per la Regione Abruzzo credo che sia un record. I commissariamenti per la sanità e per la ricostruzione sono sfide che fanno tremare i polsi e chiedo a tutti di collaborare. L’Abruzzo ha eccezionali difficoltà e io non mi ritengo un uomo solo al comando. Gli abruzzesi devono convincersi che queste difficoltà che oggi incontriamo possono diventare opportunità».

LE IMPRESE
. Il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Giorgio Rainaldi, invita le imprese locali a rispettare i termini contributivi, senza attendere l’approvazione del decreto che concederà una nuova proroga alle agevolazioni fiscali nelle aree terremotate. «Il decreto in approvazione», spiega Rainaldi, «sposterà i termini di qualche mese, ma solo per quanto riguarda l’Irpef e l’Iva; le agevolazioni non riguardano i contributi previdenziali, per i quali bisogna rispettare comunque i termini per i pagamenti, e quelli di novembre scadono oggi (ieri ndr)». Un problema di normativa. «Le imprese che hanno pagato sono in regola», spiega Rainaldi, «i problemi sono per quelle che non hanno versato i contributi le quali rischiano, secondo una comunicazione dell’Inps, di non avere il Durc, condizione necessaria per rispondere a tutte le gare d’appalto». Il Durc è il certificato che, sulla base di un’unica richiesta, attesta contestualmente la regolarità di un’impresa per quanto concerne gli adempimenti Inps, Inail e Cassa Edile, verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento. «Certamente», conclude Rainaldi, «quello delle agevolazioni fiscali è un aiuto importante, ma bisogna fare attenzione a risparmiare questo periodo, perché arriverà un tempo in cui dovremo restituire i contributi».