Rimborsi Abruzzo, altri 13 politici in Procura Carpineta: "Ho scelto io la sorella della Marinelli"

Ultimo giorno di interrogatori per i presunti rimborsi irregolari in Regione: mezzo consiglio di fronte ai pm di Pescara

PESCARA. "Ho scelto la sorella di Letizia Marinelli perché la conoscevo. Essendo una segreteria politica, la procedura seguita è sempre stata quella della chiamata diretta". A parlare è l'assessore regioanle al Personale e Pari opportunita della Regione Abruzzo. Federica Carpineta è stata interrogata dai pm di Pescara Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli nell'ambito dell'inchiesta sui presunti rimborsi irregolari. A 25 politici, tra cui il presidente della Regione Gianni Chiodi, sono contestati cene, hotel, camere singole o doppie, pasti per uno o più commensali. Ma non solo. Alle accuse e dubbi di natura penale, si aggiungono i dubbi dell'opinione pubblica legati all'opportunità di alcune scelte in relazione ai rapporti personali degli amministratori.

Carpineta: "Ho scelto io la sorella della Marinelli". A far scoppiare lo scandalo è stato il caso di Letizia Marinelli, la donna della "stanza 114", ossia la camera dell'albergo del Sole a Roma condivisa con Chiodi e inserita nei rimborsi presentati dal presidente. La notte con l'amante diventa un caso penale, ma non solo. Perché dopo quella notte la Marinelli ha ricevuto l’incarico quadriennale come consigliera alle Pari opportunità. E non solo: successivamente è emerso anche il caso di Simonetta Marinelli, sorella di Letizia, e impiegata nella segreteria dell’assessore Carpineta.

Ma la Carpineta, che per quanto riguarda l'inchiesta si limita a dire che "il colloquio coi pm è andato bene" anche perché avrebbe commesso "un unico errore in 5 anni", non ritiene che questa scelta sia inopportuna. "Simonetta Marinelli non è stata portata da nessuno nel mio ufficio, l'ho scelta io", ha detto ai cronisti al termine dell'interogatorio. "L'ho conosciuta durante la mia attività istituzionale e perché frequentava gli ambienti, gli incontri e i convegni. Ne ho apprezzato le capacità e la passione e l'ho scelta per questo. Ho scelto lei perché la conoscevo e perché l'incarico inuna segreteria politica è fiduciario".

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Gli altri interrogatori. L'assessore Carpineta è stato il terzo indagato ad essere ascoltato in procura a Pescara. Prima è stato il turno del consigliere regionale di Sel Franco Caramanico. «È stato un colloquio molto sereno e disteso», ha dichiarato. Circa mezz'ora la durata del suo interrogatorio; era accompagnato dal suo legale Ugo Di Silvestre. «Ritengo - ha detto - di aver chiarito tutti i vari aspetti. Abbiamo depositato anche della documentazione». Riguardo le contestazioni, ha spiegato che riguardano il soggiorno in un albergo a 5 stelle in Canada, in occasione di un'iniziativa per una raccolta di fondi per il terremoto, e di consumazioni, una di circa 11 euro e l'altra di 68 euro. Per quanto concerne, l'albergo ha riferito che «sono stati nostri rappresentanti in Canada a scegliere l'albergo, in accordo con l'ufficio di Presidenza del Consiglio . Io facevo l'accompagnatore, sono stato nominato dall'ufficio di presidenza». Sulle consumazioni, ha detto di aver messo a disposizione gli scontrini. «La Regione Abruzzo comunque - ha precisato - non è stata tratta in inganno ed ha liquidato solo la parte che doveva liquidare».

Dopo Caramanico è stata la volta del consigliere regionale di Forza Italia, Ricardo Chiavaroli che ha spiegato di aver chiarito la sua posizione. Nei prossimi giorni il suo legale depositerà una ulteriore memoria di chiarimento. Quella di oggi - gli interrogatori sono programmati per l'intera giornata - rappresenta l'ultima tranche degli interrogatori. Gli indagati devono rispondere di truffa aggravata, peculato e falso ideologico per un periodo che va dal 2009 al 2012 e una cifra che si aggira sugli 80 mila euro

La sfilata di fronte ai pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli prosegue con i consiglieri Cesare D’Alessandro, Giorgio De Matteis, Alessandra Petri, Antonio Prospero, Lorenzo Sospiri, Giuseppe Tagliente, Luciano Terra e Angelo Di Paolo. Alle 18 è la volta dell’ex assessore regionale alla Sanità e oggi capogruppo del Nuovo centrodestra Lanfranco Venturoni, già coinvolto nell’inchiesta sui rifiuti, e accusato anche di aver chiesto rimborsi indebiti. Quindi, alle 18,40, come da calendario, è fissato l’ultimo interrogatorio dell’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio.

Da domani i pm faranno il punto della situazione e decideranno se chiedere l’archiviazione per qualche posizione o se “impacchettare” la maxi inchiesta sulla Regione lasciandola inalterata.

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