Ryanair, una compagnia nel caos: a rischio duemila voli

Calcolo sbagliato delle ferie e fuga di piloti in altre compagnie: la Ryanair dovrà tagliare fino a 50 voli al giorno per sei settimane. Fino a mercoledì nessuna cancellazione sull'aeroporto di Pescara

ROMA. Per ora la cancellazione dei circa 2.000 voli non tocca l'aeroporto di Pescara, ma questa certezza ha una durata breve: fino a mercoledì 20 settembre. Cosa è successo alla compagnia aerea low cost Ryanair? Per una sbagliata valutazione dei riposi e delle ferie che spettano ai piloti, ma soprattutto per una fuga dei comandanti piloti verso altre compagnie, la Ryanair dovrà tagliare fino a 50 voli al giorno per sei settimane. Le cancellazioni coinvolgeranno circa 400 mila passeggeri, come ha spiegato il ceo della low cost irlandese Michael O'Leary. Il quale stima un monte richieste di rimborso che potrebbero toccare quota 35 milioni di euro. Nel corso di una conference call con gli analisti, il numero uno della compagnia ha cercato di tamponare le falle spiegando che "non c'è una carenza di piloti" e annunciando un "bonus fedeltà", in modo da non farli "scappare via". Ma la frittata è fatta e i disagi sono in arrivo: entro oggi saranno rese note tutte le cancellazioni dei voli da qui a ottobre che secondo Kenny Jacobs, braccio destro di O'Leary, ammonterebbero solo al 2% del totale dei 2500 voli quotidiani. Intanto sul sito è presente una lista parziale fino al 20 settembre, e in questa lista non compare l'Aeroporto d'Abruzzo. L'aeroporto di Pescara è base di ben otto voli Ryanair, che fanno scalo a Bergamo, Bruxelles (Charleroi), Copenaghen, Cracovia, Dusserldorf, Francoforte, Girona (Barcellona) e Londra. Questi voli saranno in vigore fino a ottobre. Per qualsiasi informazione consultare il Centro assistenza di Ryanair sul sito ufficiale di Ryanair.

.