Sanitopoli, un altro annullamento

Il Riesame: no al sequestro di beni di 8 indagati

PESCARA. Il Tribunale del riesame di Pescara ha annullato il sequestro conservativo dei beni, disposto il 7 luglio scorso dal gup Angelo Zaccagnini, a carico di coinvolti nella Sanitopoli abruzzese, perché non vi sarebbe la prova di comportamenti volti a sottrarre beni ai creditori.

Gli interessati sono il parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu, gli ex assessori della Regione Abruzzo, Antonio Boschetti e Bernardo Mazzocca, l'ex segretario di quest'ultimo, Angelo Bucciarelli, l'ex presidente dell'ufficio di presidenza della giunta regionale, Lamberto Quarta, l'ex amministratore della società Humangest, Gianluca Zelli, l'avvocato Pietro Anello e Giordano Cerigioni.

Il giudice del riesame si è anche espresso sull'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, confermando il sequestro dei beni chiesto dalla Regione Abruzzo, e riducendo quello avanzato nei suoi confronti da Vincenzo Maria Angelini, l'imprenditore teatino titolare di cliniche private che nel procedimento compare nella duplice veste di imputato e parte civile.

Nei giorni scorsi, il Tribunale del riesame aveva annullato anche i sequestri disposti a carico dell'ex presidente della Regione (2000-2005), Giovanni Pace, e dell'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone.

Per quanto riguarda l'ex presidente della Regione (2005-2008), Ottaviano Del Turco, il Riesame aveva confermato il sequestro conservativo dei beni disposto dal gup su istanza della Regione Abruzzo; aveva poi ridotto, da 15 a 6 milioni di euro, l'ammontare del sequestro richiesto a suo carico da Angelini.

Il sequestro era stato decretato sulla base delle istante di alcune parti civili: Regione, Asl e Vincenzo Angelini, che nel processo figura nella doppia veste di imputato e di parte lesa.

L'avvocato di Del Turco, Giandomenico Caiazza, aveva spiegato che il provvedimento del Riesame «ha limitato nettamente i sequestri al solo importo delle concussioni», ribadendo, tuttavia, che «la questione principale era ed è l'eccezione di incompetenza territoriale che anche il Tribunale del riesame ha ritenuto di non dover affrontare e che porteremo perciò in Cassazione». L'avvocato Caiazza ritiene infatti che il processo dovrebbe essere trasferito al tribunale di Avezzano visto che il reato principale di cui è imputato Del Turco si sarebbe consumato a Collelongo, in provincia dell'Aquila, e non a Pescara.

Sempre nei giorni scorsi, aveva annunciato l'intenzione di ricorrere in Cassazione per la decisione che riguarda Trozzi, l'avvocato Massimo Cirulli, che difende anche Pace. Dal canto suo Pace si era dichiarato «contento, perché incomincio a vedere riconosciuta la posizione di assoluta estreneità a questo fatto».

«Ho molto rispetto per il lavoro dei magistrati», aveva detto Pace, «ma su questa indagine ho una posizione di serenità totale e assoluta, perché so quello che ho fatto ma anche quello che non ho fatto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA