ABRUZZO / CORONAVIRUS

Scuola, assunzioni supplenti senza copertura finanziaria

Sbagliati i conti per circa 200 euro al mese, impossibile garantire gli stipendi. Sos dei sindacati

L'AQUILA. «Qualcuno (il Miur o il Mef) ha sbagliato a fare i conti: pare manchino in media circa 200 euro al mese per ogni contratto di supplenza, per cui dei circa 13 milioni di euro previsti per tutto il 2020 ne sono già stati impegnati il 76% (e siamo ancora a ottobre), mentre per il 2021 la situazione è ancora più preoccupante, considerato che dei circa 20 milioni di euro stanziati ne sono stati impegnati già circa 19 (pari al 91%): urge un intervento politico per dare copertura integrale ai contratti dell'organico d'emergenza». A denunciare l'accaduto sono i rappresentanti sindacati della scuola Giuseppe La Fratta (Flc Cgil Abruzzo Molise), Davide Desiati (CISL Scuola Abruzzo - Molise), Antonio Di Zazzo (Uil Scuola Rua Abruzzo), Carlo Frascari (SnalsConfsal Abruzzo) e Piera Di Cicco (Fgu Gilda Unams Abruzzo).

«Nei giorni scorsi, con una nota a firma delle scriventi segreterie regionali» si legge in una nota congiunta dei sindacati  «abbiamo chiesto un incontro urgente al dirigente dell'ufficio scolastico regionale (Usr) Abruzzo per avere contezza della nota del 20 ottobre scorso, con la quale l'Usr ha disposto alle istituzioni scolastiche della Regione di "sospendere dalla data odierna l'attivazione degli incarichi temporanei ancora non perfezionati" e di "non procedere a ulteriori attivazioni di contratti relativamente alla sostituzione del personale già nominato". Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per le scuole, in un periodo in cui già sono sottoposte a enormi difficoltà dovute alle emergenze di ogni tipo che stanno affrontando».

«La nota dell'Usr Abruzzo, simile a quella di altre Regioni, è dovuta a una sottostima dei costi standard mensili dei contratti, causata presumibilmente a un errore nella tabella B allegata ai decreti interministeriali Mef/Mi,  del 10 e del 28 agosto scorsi, che ha portato a una mancata copertura finanziaria delle assunzioni a tempo determinato autorizzate. Vista la gravità della situazione, abbiamo sin da subito interessato le nostre segreterie nazionali, ma a oggi dal ministero dell'Istruzione non è arrivata alcuna risposta».

«Appare evidente» sostengono i sindacati «che se non mutano le cose si rischia di vanificare gli obiettivi indicati dalla norma che ha istituito l'organico di emergenza e di generare ulteriore caos delle istituzioni scolastiche, perché in caso di assenze ci si troverebbe nell'impossibilità di sostituire i docenti nominati per garantire lo sdoppiamento delle classi e i collaboratori scolastici necessari per garantire i protocolli di pulizia necessari in materia anti Covid».

«Riteniamo necessario»  si prosegue nella nota dei sindacati «che il ministero si faccia carico al più presto a livello centrale nelle interlocuzioni con il Mef di tutte le problematiche connesse alla gestione dell'organico aggiuntivo e non trascini ulteriormente la situazione di incertezza determinata dalle note inviate alle scuole dagli Usr».

I sindacati hanno chiesto al direttore dell'Usr Abruzzo, nelle more della definizione della questione a livello nazionale, di garantire alle scuole la possibilità di sostituire il personale dell'organico aggiuntivo almeno fino a dicembre, visto che le risorse sembrerebbero essere sufficienti. «In particolar modo»  sottolineano i sindacati «occorre garantire le supplenze alle scuole nei casi in cui l'assenza di docenti o Ata potrebbe dar luogo a particolari problemi legati alla didattica o alla sicurezza. In tal senso, abbiamo registrato un impegno da parte dell'Usr a valutare, tramite gli ambiti territoriali competenti, le situazioni che potrebbero dar luogo a maggiori criticità, consentendo in tal caso le nomine. Dal canto nostro, a livello nazionale, continueremo a sollecitare la convocazione di incontro urgente e a chiedere l'applicazione della legge e lo stanziamento di risorse volte a garantire la copertura integrale dei costi legati al conferimento delle supplenze. Occorre fare chiarezza: non è possibile scaricare sugli Usr e sulle scuole ulteriori criticità. Se qualcuno ha sbagliato, se ne assuma la responsabilità»