Scuola, l’iscrizione è on line per 34mila 

La scadenza (per le prime classi) è fissata alle ore 20 del 31 gennaio. Le regole spiegate anche sul sito del Miur

PESCARA. Sono iniziate le iscrizioni on line al nuovo anno scolastico. Il termine ultimo per la presentazione delle domande da parte dei genitori degli alunni è fissato per le ore 20 del 31 gennaio. In relazione alle scuole dell’infanzia la procedura è cartacea mentre per le scuole della primaria e della secondaria i genitori registrati e in possesso dell’identità digitale Spid seguono la procedura on line. Non sarà però un clic day nel senso che la tempistica di presentazione delle domande non rappresenta una regola di priorità per l’accettazione della domanda.
UN ESERCITO. Le nuove iscrizioni alle prime classi interessano circa 34.000 studenti. Le domande di iscrizioni alle classi diverse dalle prime sono invece consegnate direttamente alle istituzioni scolastiche di riferimento. Quest’anno le famiglie possono accedere direttamente al sito del Miur e con l’applicazione “Scuola in chiaro” trovare le informazioni relative alle singole istituzioni scolastiche
I GRANDI NUMERI. Occorre sottolineare che le istituzioni scolastiche in Abruzzo attualmente sono 194. In particolare le direzioni didattiche rimaste sono otto, gli istituti comprensivi 115, gli istituti secondari di primo grado sei mentre gli istituti scolastici del secondo ciclo e le istituzioni educative 65. Le sedi scolastiche in Abruzzo sono per la scuola dell’infanzia 464, per la scuola primaria 402, per le istituzioni scolastiche della secondaria di primo grado 212 e per la secondaria di secondo grado 135 per un totale di 1.213 sedi scolastiche.
LA PRIMA CITTÀ. Gli alunni abruzzesi che nell’anno scolastico in corso frequentano le scuole statali sono 173.061 (come Pescara e Chieti insieme), che costituiscono 8.605 classi mentre gli alunni con disabilità sono 6.685.
Nello specifico nella scuola dell’infanzia gli alunni sono 27.787, le sezioni 1.253 e gli alunni con disabilità 747; nella scuola primaria gli alunni sono 53.822 le sezioni 2.920 e gli alunni con disabilità 2.137; nella scuola secondaria di primo grado gli alunni sono 34.466, le sezioni 1.704 e gli alunni con disabilità 1.623; mentre nelle scuole secondarie di secondo grado gli alunni sono 56.986, le sezioni 2.728 e gli alunni con disabilità 2.178.
PIÙ LICEALI. Relativamente alle scuole secondarie di secondo grado gli alunni che seguono i percorsi di studio liceali sono 31.620, negli istituti tecnici 17.420, nei professionali 7.946. Gli alunni con cittadinanza non italiana in Abruzzo sono rispettivamente 2.433 nella scuola dell’infanzia, 4.558 nella scuola primaria, 2.796 nella scuola secondaria di primo grado e 3.414 nella scuola secondaria di secondo grado, per un totale di 13. 201 alunni.
CI LAVORANO. Per quanto riguarda l’organico della scuola statale nella regione Abruzzo i posti comuni sono 15.821 e i posti di sostegno 4.471 per un totale di 20.292 insegnanti.
Le paritarie in Abruzzo sono 115 nella scuola dell’infanzia con 4.728 alunni, 19 nella scuola primaria con 1.901 alunni, 6 nella scuola secondaria di primo grado con 244 alunni e 23 nella scuola secondaria di secondo grado con 893 alunni per un totale di 163 scuole.
PARLA LEONZIO. «L’eccellenza del sistema formativo in Abruzzo deve essere incentrata essenzialmente nella filiera professionalizzante degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) e in particolare nella formazione di tecnici altamente specializzati, richiesti dalle imprese dei settori strategici dell’economia regionale. Tecnici superiori che siano in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo dell’Abruzzo, portando nelle imprese competenze altamente specialistiche e capacità d'innovazione». Così dichiara Andrea Leonzio, coordinatore Irsel (Istituto di Ricerca Sociale e di Economia del Lavoro) “Fratelli Pomilio”.
SUO IL DOSSIER. Leonzio, autore del focusi sulla scuola che pubblichiamo, fa diverse proposte. Ne pubblichiamo alcune. «L’alternanza scuola lavoro», afferma, «rappresenta una metodologia didattica efficace per il riconoscimento del valore dell’istruzione e della formazione, non solamente per la crescita delle persone, ma anche per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio regionale». Secondo Leonzio, inoltre, occorre «realizzare specifiche azioni attraverso un protocollo d’intesa tra il Miur e la Regione Abruzzo dirette al miglioramento delle competenze attraverso l’introduzione di docenti aggiuntivi che supportino gli studenti nel recupero delle lacune e nel miglioramento delle performance scolastiche, riducendo, in tal modo, il tasso di abbandono».
IN RETE. Per ciò che riguarda il dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa «devono essere finalizzate alla costituzione di un sistema scolastico regionale di qualità, inclusivo, sostenibile nel lungo periodo e aperto all’innovazione dei modelli educativi», afferma ancora Leonzio. «Esso dev’essere la risultante di un processo condiviso», continua l’autore dello studio, «tra le istituzioni scolastiche, i Comuni, le Province o la Città metropolitana, gli Ambiti provinciali, la Direzione scolastica regionale, le confederazioni e le organizzazioni sindacali del comparto scuola, e la a Regione Abruzzo».
E INFINE. Tra le altre proposte c’è infine quella di prevedere «interventi diretti a garantire il funzionamento dei coordinamenti pedagogici territoriali e la formazione degli operatori dei servizi educativi e la valorizzazione del sistema pubblico privato dei servizi per l’infanzia».
«Ma uno dei principali obiettivi», conclude Leonzio, «dovrebbe essere quello di realizzare una graduale promozione sul territorio regionale dei poli per l’infanzia per riunire in un unico o in più edifici vicini gli asili nido e le scuole per l’infanzia». Oltre che costituire «un fondo pluriennale regionale di edilizia scolastica nel quale dovrebbero confluire le risorse dei fondi nazionali per interventi di adeguamento e miglioramento delle strutture scolastiche».