Magazzino con pezzi di auto rubate

MACERATA

Smantellata banda furti d'auto: 36 colpi, sette in Abruzzo

Tre pugliesi e un romeno agli arresti con braccialetto elettronico

MACERATA. I carabinieri del comando provinciale di Macerata nel giro di cinque mesi hanno smantellato una banda specializzata nel furto di auto di grossa cilindrata. Complessivamente sono stati accertati 36 furti di auto, in località vicine all'autostrada A14: 24 nelle Marche, 7 un Abruzzo, 5 in Emilia Romagna, con un profitto illecito di 500 mila euro. Su richiesta della procura  di Macerata, è stato spiegato in una conferenza stampa, il giudice delle indagini preliminari (gip), Claudio Bonifazi, ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di quattro pregiudicati (tre italiani e un romeno, rispettivamente di 21, 25, 36 e 30 anni), residenti a Cerignola (Foggia) e San Ferdinando di Puglia (Barletta Trani).

Le indagini sono scattate a maggio, dopo i primi furti di auto in provincia di Macerata, partendo dal controllo del traffico telefonico transitato su tutte le celle di copertura dei luoghi in cui erano avvenuti i furti: analizzati due milioni di contatti telefonici per ricostruire tutti gli spostamenti della banda. Decisivi anche i filmati acquisiti dalle videoriprese di sorveglianza. Di solito la banda partiva da Cerignola nella tarda serata e raggiungevano i caselli autostradali della A14 per accedere a varie località di Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna. Arrivati a destinazione i malviventi spegnevano i cellulari e forzata la portiera dell'auto presa di mira (di solito Volkswagen Golf, Up, Tiguan, Audi A3, Seat Leon ed Ibiza) eliminavano la centralina della vettura e ne inserivano una modificata per mettere in moto l'auto. La vettura con cui erano arrivati sul posto diventava una «staffetta» per chi guidava la macchina rubata lungo il tragitto dell'autostrada fino a Cerignola.

I veicoli rubati finivano ai ricettatori che le smontavano, rivendendo i pezzi e lasciando soltanto le carcasse. Il 30 luglio scorso sul letto del torrente Carapelle di Cerignola sono state trovate molte scocche di autovetture. Nel corso delle indagini, i carabinieri si sono accorti che a Cerignola ci sono moltissime attività connesse al mercato automobilistico: concessionarie, autofficine, elettrauto, carrozzerie, autoricambi, gommisti, autolavaggi e autodemolitori. Il procuratore capo di Macerata, Giovanni Giorgio, si è congratulato con i militari dell'Arma ed il loro comandante provinciale Michele Roberti.