CORONAVIRUS / ABRUZZO

Stop agli spostamenti tra Pescara, Spoltore, Francavilla e Montesilvano

La Regione isola l'area metropolitana con una sorta di mini zone arancioni senza le restrizioni per bar e ristoranti. E dà il via al monitoraggio intensivo nei comuni di Gessopalena, Torrevecchia Teatina, Carsoli, Pianella, Bucchianico e Giulianova

PESCARA. Stop agli spostamenti nell'area metropolitana. A causa dell'aumento dei contagi covid, da questa notte e per 14 giorni nei comuni di Pescara, Spoltore, Francavilla e Montesilvano entra in vigore la nuova ordinanza della Regione che applica in sostanza le mini zone arancioni senza le chiusure di bar e ristoranti per i quali valgono sempre le restrizioni previste dal decreto che ha assegnato la zona gialla a tutto l'Abruzzo.

Per questi comuni dell'area metropolitana Chieti-Pescara (San Giovanni Teatino è già in zona rossa), malgrado vi siano da giorni in corso i controlli (screening) con i tamponi gratuiti, scattano i divieti: di ingresso/uscita, eccetto che per caso comprovato da esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;  di stazionamento e assembramento nelle piazze, nei centri storici ed in prossimità degli esercizi commerciali.

L'ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio ribadisce il rigoroso rispetto delle regole vigenti sul contingentamento d’ingresso in tutte le attività commerciali.

Inoltre per i Comuni di Gessopalena, Torrevecchia Teatina, Carsoli, Pianella Bucchianico e Giulianova scattano i controlli del "monitoraggio intensivo", e viene dato mandato alle Asl di informare tempestivamente il Dipartimento Sanità sugli esiti, nel caso in cui i parametri suggeriscano l’adozione di misure restrittive a livello comunale.

Confermato, poi, il "monitoraggio intensivo" per il Comune di Chieti. Nell'ordinanza vengono citate le valutazioni del Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtsr) che parla di un «peggioramento della situazione di circolazione del SARS COV-2 sul territorio regionale, che va ad estendersi su una sempre più ampia area dello stesso e che è aggravata dalla presenza acclarata delle "varianti" del virus». Secondo gli esperti sussistono «ai fini di prevenzione e di tutela della salute pubblica, dei presupposti per l'applicazione di misure restrittive maggiormente mirate rispetto a quelle previste dal decreto, nei comuni, province ed aree metropolitane, ove vi sia un incremento del tasso di positività sulla popolazione maggiore del 20%».

Tutto questo in attesa che venerdì il ministero della Salute torni a valutare la situazione dei contagi di tutto l'Abruzzo e decida quindi se cambiare il colore della zona gialla all'intera regione.

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