Tar, priorità a cause sul sisma

Il presidente Mastrocola: le definiremo tutte entro quattro mesi

L’AQUILA. Anche i giudici amministrativi daranno il loro contributo al fine di agevolare, per quanto di loro competenza, la ricostruzione. Lo ha detto il presidente del Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo (Tar), Cesare Mastrocola nella sua relazione sullo stato della giustizia amministrativa in Abruzzo presentata nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario. Una cerimonia caratterizzata dalla presenza del presidente del Consiglio di Stato, Paolo Salvatore.

RICOSTRUZIONE.
«Questo tribunale», ha detto il presidente del Tar, «definirà nel giro di tre o quattro mesi ogni affare che dovrebbe coinvolgere questioni inerenti alla cosiddetta ricostruzione». «E’ un formale impegno che assumo anche a nome dei magistrati e del personale di segreteria», ha continuato Mastrocola, «nella speranza di poter contribuire in tal modo sia pure per una piccola parte, alla più immediata rinascita, anche socioeconomica, di un territorio così duramente colpito».

ORGANICI.
Nel corso della sua relazione il magistrato si è soffermato anche sulla situazione degli organici e le critiche non sono mancate. «Non posso non sottolinare», ha detto il giudice «che gli organi cui è demandata la scelta della ripartizione delle risorse pubbliche continuano a dimostrare poca sensibilità nei confronti della giustizia amministrativa e, tutto sommato, della giustizia in genere, negando una più cospicua provvista di strumenti umani e materiali». Secondo Mastrocola «il pensante sacrificio a cui sono sottoposti giornalmente i magistrati e il personale di segretaria è sufficiente, da solo, ad eliminare la pendenza in tempi ragionevoli». «Credo di intravedere», ha continuato «un barlume di speranza nel testo che ho avuto occasione di visionare, per la verità in versione non definitiva, relativa al codice del processo amministrativo. Un codice redatto dalla commissione speciale presieduta da Paolo Salvatore in cui è prevista l’istituzione presso il giudice amministrativo di sezioni stralcio per lo smaltimento del contenzioso più antico».

I DATI.
Nel 2009 il Tar dell’Abruzzo ha emesso 978 provvedimenti decisori, di cui 631 relativi alla definizione di ricorsi pendenti e 347 da pronunce cautelari secondo i dati che emergono dalla relazione del presidente del Tar. «Sono dati degni di ogni apprezzamento», ha sostenuto Mastrocola nella relazione «che assumono il carattere della straordinarietà solo se si pensi che sono stati conseguiti in un anno particolare in cui la tragedia che ha colpito il territorio dell’Aquilano ha stravolto, purtroppo in centinaia di casi in maniera irreversibile, la vita quotidiana, la vita lavorativa, la vita di relazioni sociali dei cittadini, con conseguenze di ordine socioeconomiche ancora tutte da individuare». «Malgrado l’arretrato, l’inadeguatezza dei mezzi, il terremoto, malgrado tutto, il Tar dell’Aquila ha dimostrato di saper reggere il passo», ha spiegato ancora Mastrocola, «tenendo fede al proprio consolidato impegno costituzionale».

SALVATORE.
«La mia presenza qui», ha detto il presidente del consiglio di Stato, «è un doveroso gesto di solidarietà alla città. Speriamo di poter rinforzare gli organici di questo tribunale».