Tercas-Caripe, l'accordo è vicino

Luciano Nisii: «Cautamente ottimista». E annuncia il sostegno al Teramo calcio

TERAMO. «Sono cautamente ottimista ma spero che prima delle ferie estive la faccenda sia conclusa». La faccenda è l'accordo Tercas-Caripe, le parole sono del presidente della banca teramana, Lino Nisii. Sono le prime pronunciate pubblicamente riguardo all'acquisizione della Cassa di risparmio di Pescara - di proprietà del Gruppo Banco Popolare - e non lasciano più spazio a dubbi. Prima dell'estate l'accordo si farà e l'Abruzzo avrà un grande polo bancario. La dichiarazione è arrivata al termine della presentazione del bilancio sociale della Tercas.

E' accaduto a Teramo, nel corso del convegno sulla «Responsabilità sociale della banca e sostenibilità del territorio». E proprio al consolidamento della presenza sul territorio abruzzese e al recupero della collaborazione col mondo delle istituzioni che guarda l'operazione della Tercas.

A un passo dalla Caripe. «Una grande occasione», la definisce Nisii, «frutto di un grande sacrificio, possibile e ponderato» che vuole far dimenticare «l'esperienza amara» del tentativo fallito di accorpamento delle quattro casse di risparmio abruzzesi.

«Se le istituzioni non collaborano e non colloquiano non si può crescere, le nostre operazioni non mirano al prestigio ma al territorio», ha spiegato Nisii. «Per questo dobbiamo recuperare il nostro ruolo e andare avanti, ormai mancano solo delle rifiniture, la firma non c'è ancora, non si può dire niente, l'ultima parola sarà della Banca d'Italia».

Il bilancio sociale. Non si tratta semplicemente di entrate e uscite ma i numeri aiutano a capire la dimensione dell'impegno: oltre 48 milioni di euro erogati - dal 1992 al 2009 - per l'organizzazione di eventi culturali e il sostegno del volontariato - dei quali 4 solo negli ultimi tre anni - e un milione e mezzo di euro investiti nel 2009 per interventi nel settore sociale, dei quali solo 980 mila nella città di Teramo.

Non a caso il convegno - moderato dal direttore del Centro, Luigi Vicinanza - è stato aperto da Mario Nuzzo, presidente della Fondazione Tercas e artefice della fiorente politica culturale messa in campo in provincia dalla banca.

Tra i relatori, a sostenere l'idea e il ruolo di responsabilità sociale della banca, sono intervenuti non solo esperti del settore come il docente Christian Corsi, Carlo Luison (Re Value) e Nicola Mattoscio, presidente della fondazione PescarAbruzzo, ma anche voci dal mondo del sociale come quella di Valentino Ferrante, presidente provinciale della Croce Rossa, il tenente colonnello dell'esercito, Paolo Bertoia, e, per il mondo dello sport, Carlo Antonetti, presidente del Teramo Basket, di cui la Tercas è il main sponsor. Sono intervenuti inoltre il sindaco Maurizio Brucchi, Giuseppe Di Donato (Unioncamere) e Alfonso De Virgiliis.
Sport e territorio.

«Le ragioni del connubio stanno nei valori che condividiamo», ha spiegato Antonetti, «ci permettono di fare progetti nelle scuole, solidarietà e di coniugare tutto questo con il professionismo e il marketing territoriale, che spesso ci ritroviamo a fare da soli...».

La frecciatina di Antonetti è indirizzata alla politica locale, alla quale spesso ha rimproverato un mancato sostegno verso le realtà sportive del territorio. Appello raccolto in pieno, invece, dallo stesso Nisii che ha approfittato per rilanciare, tra le righe, un possibile ritorno della Tercas tra gli sponsor del Teramo calcio, naufragato con la gestione della famiglia Malavolta.

«Sostenere una realtà sportiva significa rilanciare tutto il panorama», ha spiegato, «tante piccole società stanno rinascendo, come il Teramo dopo il tracollo. Faremo di tutto per sostenere la squadra e il presidente in questo percorso».

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