Terremoto sui monti Sibillini, torna l'incubo anche in Abruzzo

La terra trema a Castelsantangelo sul Nera e Ussita, in provincia di Macerata, nella zona dei monti Sibillini ai confini con Marche, Umbria e Abruzzo. Un uomo di 73 anni muore d'infarto a Tolentino, decine di feriti lievi. Scuole chiuse nei quattro capoluoghi abruzzesi e in molti paesi, strade tutte percorribili. Niente lezioni anche nelle tre università. All'Aquila riaprono le aree d'accoglienza delle Protezione civile.

PESCARA. La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un'altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. Forte la paura in Abruzzo. Il presidente della regione Luciano D'Alfonso ha subito chiarito che «non ci sono danni», ma molti sindaci a partire da quelli di Pescara, L'Aquila, Chieti e Teramo hanno deciso di chiudere le scuole per effetturare i controlli.

Un solo ferito, ma tanta paura. Un primo bilancio parlava di due feriti, poi il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha chiarito che «c'è un solo ferito lieve, comunicato dal 118 delle Marche». Due donne anziane sono state portate in salvo a Ussita. Curcio ha anche riferito che crolli ci sono stati nelle zone rosse dei paesi già colpiti dal sisma di agosto. Problemi anche alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto, mentre «la viabilità alternativa è stata riaperta ai mezzi di soccorso».

Al lavoro la macchina dei soccorsi. La macchina degli aiuti si è messa subito in moto, ha detto Curcio e «i mezzi di soccorso sono arrivati in tutte le zone». A lavoro anche i vigili del fuoco, con 41 squadre operative. Ma la situazione è complicata dal buio e dalle condizioni meteo, per i forti temporali e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. In alcuni paesi stanotte si farà ricorso alle tende e, in alcuni casi, si sono ripopolate quelle mai ancora in piedi e predisposte per il sisma del 24 agosto.

Duemila, forse tremila sfollati. «Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto». Lo ha detto questa mattina, giovedì 27 ottobre, il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. «Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura». «Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l'arrivo dell'inverno».

I danni pià gravi a Castelsantangelo, Ussita e Visso. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha raccontato il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi. «È crollata anche la facciata della chiesa», «tratti delle mura di conta» e si è «spaccato il terreno». Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. «È finito ko - ha detto - il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino». A Visso la popolazione si è riversata in strada e nella piazza principale dove si sono avute scene di panico, mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. «Le pareti mi sono venute addosso», ha raccontato una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». Ecco la sequenza delle scosse più forti (fonte Rainews24):

Danni anche a Norcia e Camerino. In Umbria la scossa è stata molto forte e a Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per raccogliere gli anziani che vivono soli. Danni anche a patrimonio artistico: a Norcia semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d'aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del terremoto e danneggiato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Il terremoto è stato sentito distintamente anche a Roma dove in molti si sono riversati in strada e in mezz'ora alla protezione civile sono arrivate oltre cento chiamate. Verifiche per crepe provocate dal sisma sono state fatte in edifici di alcuni quartieri. E domani in moltissime città e comuni del centro Italia, le scuole resteranno chiuse per precauzione.



In Abruzzo scuole chiuse. Ecco l'elenco diviso per province (aggiornato alle 23.25):

- provincia di Pescara: Pescara, Montesilvano, Città Sant'Angelo, Penne (per due giorni), Spoltore;
- provincia dell'Aquila: L'Aquila, Avezzano, Cerchio, Sulmona;
- provincia di Chieti: Chieti, Ortona, Francavilla, Atessa,  Vasto, San Salvo, Guardiagrele, Lanciano, Fossacesia, San Vito, Treglio, Rocca San Giovanni, Frisa, Cupello, Villalfonsina, Canosa Sannita, Tollo, Gessopalena, Roccascalegna, Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro, Bucchianico, Casalincontrada, Casalanguida, Casalbordino e Scerni;
- provincia di Teramo: Teramo, Roseto degli Abruzzi, Atri, Tortoreto.

Riaperte le aree di accoglienza all'Aquila. All'Aquila, subito dopo le scosse, sono state riaperte le aree di accoglienza. La Protezione civile accoglie chi non vuole stare a casa nelle aree di Murata Gigotti (Coppito), Piazza d'armi, Pagliare di Sassa, Tempera e Bagno. Riaperto anche il Coc (Centro operativo comunale).

Viabilità senza problemi in Abruzzo. «Il Capo Compartimento Anas Abruzzo ingegner Antonio Marasco e l’amministratore delegato dell’Autostrada dei Parchi ingegner Cesare Ramadori mi hanno appena comunicato la normale funzionalità viaria sia della rete stradale statale della regione che dell’infrastruttura autostradale nella direttrice Pescara Roma e Teramo Roma». Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.