Tg3 Abruzzo più programmi e nuovi studi

Il consigliere Rositani: «Le sedi regionali sono il futuro del servizio pubblico televisivo».

PESCARA. Un nuovo format targato Rai, incentrato sull’approfondimento pomeridiano e mattutino di costumi e tradizioni locali, e convenzioni con le amministrazioni territoriali. Sono queste le proposte, da inserire nel piano industriale 2010-2012 dell’azienda di viale Mazzini, che il consigliere di amministrazione Guglielmo Rositani ha annunciato nel corso di un incontro che si è svolto ieri mattina presso la redazione centrale abruzzese di via De Amicis. «Il futuro della tv di Stato è rappresentato dalle sedi regionali», spiega Rositani, «la crescita culturale della società italiana è legata a stretto giro con i programmi del servizio pubblico».

La visita ufficiale negli studi di via De Amicis è stata l’occasione, da parte dei vertici Rai abruzzesi, per discutere con le autorità locali del problema di una nuova sede all’interno del capoluogo adriatico. «Appena due anni fa eravamo la cenerentola del palinsesto nazionale», ammette Mauro Trapani, direttore di Rai Tre Abruzzo. In seguito alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla classe politica e al terremoto del 6 aprile scorso, i riflettori della cronaca nazionale sono rimasti puntati per lungo tempo sulla regione verde d’Europa. «Abbiamo dimostrato la nostra professionalità e competenza», aggiunge Trapani, «garantendo la copertura giornalistica all’intera tv nazionale durante i giorni del sisma, dei Giochi del Mediterraneo e del G8». Gli fa eco il caporedattore Domenico Logozzo: «È stata scritta una grande pagina di giornalismo».

All’incontro è intervenuto il vicepresidente della Giunta regionale Alfredo Castiglione, che ha sottolineato «il lavoro eccellente svolto dai giornalisti in situazioni di emergenza». Le scosse di terremoto hanno distrutto la sede Rai dell’Aquila, situata all’interno del centro storico. «Mi sono attivato tempestivamente per individuare i nuovi uffici all’interno di Palazzo Silone», spiega Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale, «dopo le lacrime c’è bisogno di rinascere e l’informazione pubblica dovrà essere adeguata a questa nuova fase». Un plauso all’informazione giornalistica del Tgr Abruzzo arriva anche dal prefetto Paolo Orrei e dal questore Stefano Cecere. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha sottolineato «l’avvio di un confronto di natura politica e tecnica per individuare una nuova sede degna di rappresentare il servizio pubblico abruzzese». Paola Marchegiani, consigliere del Pd al comune di Pescara, avverte: «L’ex tribunale della città, sede del Mediamuseum, non è adatto ad ospitare la Rai».