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Treni abruzzesi, vecchi ma super puntuali

Secondo l’azienda ferroviaria in due mesi sono stati registrati dati fra i migliori a livello europeo. Eppure l’anzianità delle vetture rimane fra le più alte d’Italia

PESCARA. Puntualità “reale” per il 93,8% dei treni, cancellazioni ridotte allo 0,2%, circa 7.435 corse effettuate, per 781mila chilometri percorsi, cancellazioni allo 0.2% e pari all'86% in meno rispetto allo scorso anno e al 90,8% in meno rispetto al 2014: sono i numeri per l'Abruzzo, nei primi due mesi dell'anno, di Trenitalia, che nel diffonderli parla di dati “da record” e “tra i migliori a livello europeo”. Eppure l’Abruzzo continua ad essere fra le prime regioni per la vetustà dei treni impiegati, con età media superiore ai 28 anni, contro una media nazionale di 18. Qualcosa è cambiato con l’introduzione dei nuovi Swing sulla L’Aquila-Sulmona ma molto c’è ancora da fare.

Trenitalia parla di «performance di eccellenza in ambito europeo», con indici di puntualità superiori a «Francia (91,2%), Baviera (87,3% - 91,3%) e in linea con le migliori prestazioni di alcune compagnie regionali del Regno Unito (90 - 91,6%)». Gli indici di gradimento, inoltre, sono in crescita: il 91,8% degli intervistati valuta positivamente il viaggio nel suo complesso (+8,7 sul 2015 e +13,1 sul 2014). Su 7.435 treni sono state registrate in tutto 15 cancellazioni, di cui solo cinque imputabili alla società di trasporto, a fronte di 147 corse giornaliere medie.

«Ma è sul versante della puntualità», si legge in una nota, «che giungono notizie ancora migliori: se la media generale dei treni arrivati entro i cinque minuti raggiunge il 93,8%, migliorando di 6,7 punti percentuali il risultato del primo bimestre 2015, sono soprattutto le fasce più frequentate dai pendolari a segnare gli incrementi più significativi».

Nella fascia 6-10, infatti, il 97,2% dei treni è arrivato a destinazione entro i cinque minuti dall'orario previsto, contro il'92,6% del 2015 e l'89,9% del 2014; nella fascia pomeridiana 16-20 la puntualità è stata del 90,6%, contro l'86,6% del 2015 e del 81,5% del 2014. «Si tratta di “puntualità reale”, senza quindi escludere dalla statistica alcun ritardo, in sostanza», sottolinea Trenitalia , «quella effettivamente vissuta dai viaggiatori».

Un salto di qualità che sembra essere anche una risposta al dossier di Legambiente (“Pendolaria 2015) che dice che, dove tagli e disservizi legati a treni vecchi e lenti sono all’ordine del giorno, i passeggeri diminuiscono. I dati sulla puntualità da record veanno controcorrente rispetto agli anni passati quando in Abruzzo, sempre secondo il rapporto Pendolaria, i tagli sono stati del 9,8% e gli aumenti tariffari del 25,4% (rispetto al 2010). In poche parole meno linee e biglietti sempre più cari. Con una percentuale dei convogli, – come ha avuto modo di sottolineare Filt Cgil – che hanno oltre i 20 anni di vita dell'84,7 su 85 treni circolanti in regione. «Il raffronto con il dato nazionale che è pari al 44,9%, è a dir poco imbarazzante. In Toscana che è all'ultimo posto e che quindi presenta le condizioni migliori, circola solo il 18,5% dei treni con più di 20 anni di vita», rimarcano al sindacato. Filt auspica che nel confronto in atto sia con Trenitalia e Rfi (ai vertici delle quali ci sono rispettivamente Barbara Morgante di Chieti e il sulmonese Maurizio Gentile) sia con la nuova società di trasporto regionale Tua, la Regione imponga finalmente un cambio di passo e una vera svolta per le sorti del pendolarismo abruzzese. Una missione ardua da portare a termine considerato anche che i tagli dei finanziamenti dal governo centrale quest’anno partono dal 10 per cento. (a.mo.)

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