«Turismo, fare squadra per crescere»

Le maggiori associazioni abruzzesi di categoria scrivono all'assessore Di Dalmazio

PESCARA. Soddisfazione degli operatori turistici per la riconferma di Mauro Di Dalmazio ad assessore al Turismo, ma anche per le nuove deleghe all'Ambiente, alla Gestione dei rifiuti e Sviluppo sostenibile, settore, quest'ultimo, dicono gli operatori «che per l'Abruzzo intero ha una valenza strategica prioritaria in considerazione dell'importanza che il turismo riveste per l'economia».

Il giudizio è espresso in una lettera aperta firmata dalle principali associazioni regionali di categoria: Federturismo, Federalberghi, Assoturismo, Faita, Anef in cui si chiede a Di Dalmazio e al governatore Gianni Chiodi un confronto serrato sulle cose da mettere in campo. «Il settore del Turismo sostenibile è molto cresciuto in questo ultimi anni», sostengono gli operatori, «al punto da assumere il ruolo di potenziale locomotiva cui agganciare anche altri settori produttivi per uno sviluppo sostenibile, integrato e diversificato. L'obiettivo, oggi, deve essere quello di trasformare una economia settoriale in economia di sistema imperniata sui plus regionali: parchi, natura, ambiente, arte, cultura, sapori, mestieri, una ricca dispensa di contenuti, di attrazioni, di risorse, di esperienze praticabili che possono rappresentare il contenuto e il vero valore aggiunto di soggiorni nelle aree marine e montane, collinari e urbane, in un arco di tempo annuale non legato solo alle classiche attività stagionali».

Per questo gli operatori chiedono che si lavori per un prodotto vincente.

«Dunque, investimenti, infrastrutture, una migliore fruibilità delle risorse e delle ricchezze del territorio, azioni, attività ed iniziative di cui si è già più volte ampiamente discusso in linee generali nel corso di precedenti incontri con l'assessore».

Le associazioni richiamano l'attenzione di Di Dalzazio alle proposte già trasmesse nel dicembre 2009 "Agenda al 2020 e Master Plan al 2013", e in particolare «il nostro assoluto interesse alla ristrutturazione della governance turistica regionale legge 54/97 - e locale in riferimento all'ultimo "Triennale turismo", la nostra condivisione di azioni e strategie, confermate con la nostra accettazione e condivisione della non partecipazione alla Bit 2011 - destinando le risorse disponibili all'organizzazione di un importante evento di promozione sul territorio - e la partecipazione al programma di eventi e fiere organizzate dalla Aptr».

Ora, aggiungono gli operatori, «grazie alle nuove deleghe aggiunte a quella del Turismo, oggi, più di prima, alcuni programmi operativi - Fesr, Fas, Feasr, Fse e altri programmi - potranno trovare una migliore integrazione, complementarizzazione, coerenza ed ottimizzazione di spesa e soprattutto investimento. In un momento in cui alcuni dei programmi operativi sono entrati in spesa e altri presto lo saranno, le nostre aspettative vengono accresciute dalle suddette opportunità». Per questo gli operatori turistici «confidano» in Di Dalmazio e Chiodi «affinché gli strumenti e le risorse disponibili consentano di attuare meglio e ancor di più quanto condiviso, sia rispetto a quanto interviene direttamente sulla offerta turistica, sia per quanto ne possa comunque migliorare la competitività - trasporti, mobilità, accessibilità, erosione, presenza neve, etc - ottimizzando altre azioni ed interventi attraverso una finalizzazione anche in termini turistici. Ora più che mai è indispensabile», concludono, «mettere in campo intesa e sinergia tra politica ed Associazioni imprenditoriali».

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