L'Abruzzo regione più costosa d'Italia

LO STUDIO

Unione consumatori: Abruzzo regione più costosa d'Italia

La spesa per una famiglia di tre persone è aumentata di 168 euro in un anno. Marsilio: dobbiamo riorganizzare la macchina amministrativa e renderla più efficiente

PESCARA. L'Abruzzo è la regione più costosa d'Italia in termini di maggior spesa: con un'inflazione a +0,7%, registra, per una famiglia di tre componenti, una "batosta" pari a 168 euro su base annua. Lo rileva l'unione nazionale consumatori che, a partire dai dati dell'inflazione di novembre delle regioni e dei capoluoghi di regione e Comuni con più di 150mila abitanti diffusi oggi dall'Istat, ha elaborato l'ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d'Italia.

 «Stiamo lavorando per migliorare l'offerta dei servizi ai cittadini anche rimettendo in piedi strutture che erano state lasciate colpevolmente in abbandono, come l'agenzia per la Committenza che ha in pochi mesi fatto gare per beni e servizi producendo milioni e milioni di risparmio nella spesa» commenta così il governatore, Marco Marsilio, i dati dell'unione consumatori, in margine a un evento sui Fondi Europei a Roseto degli Abruzzi. «Chiaro che se noi risparmiamo nell'acquistare beni e servizi che poi devono essere offerti tramite le istituzioni regionali ai cittadini, anche il costo complessivo andrà a diminuire», prosgue ilpresidente della Regione Abruzzo, «dobbiamo riorganizzare la macchina amministrativa e renderla più efficiente e meno costosa per cittadini e imprese».

Lo studio analizza l'aumento del costo della vita non solo rispetto all'inesistente famiglia tipo, da 2,4 componenti, ma anche per la famiglia di tre persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia. Il dato abruzzese relativo ai 168 euro di aumento del costo della vita, scende a 143 euro per una famiglia tipo, cioè quella da 2,4 componenti. Nel divulgare i risultati della graduatoria, l'unione Consumatori sottolinea che «in testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta inaspettatamente l'Abruzzo». Dopo l'Abruzzo ci sono la Puglia, dove l'incremento dei prezzi pari allo 0,6%, implica un'impennata del costo della vita pari a 147 euro (117 per famiglia tipo), e il Piemonte, dove per via dell'inflazione a +0,4%, si ha un salasso annuo di 124 euro (100 per famiglia tipo). Quattro regioni sono addirittura in deflazione: in Basilicata si ha il record del risparmio. In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un'inflazione dello 0,9%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di tre persone, a 312 euro (271 per una famiglia tipo); al secondo posto c'è Verona e al terzo Bari. Le città più convenienti, addirittura in deflazione, sono sette, con Bologna in testa.