CORONAVIRUS

Variante Delta, 5 i focolai in Abruzzo: in tutto i casi sono 26, sospetti su altri 5

I contagiati nella provincia di Teramo e in tre gruppi familiari di Lanciano. La Asl li ha subito  isolati in casa. Il contagio partito da due sorelle rientrate dall'Egitto

PESCARA. Sono 5 i focolai di variante Delta in Abruzzo nel Teramano e nel Chietino (Lanciano).  La Asl di Lanciano-Vasto-Chieti ha comunicato il tracciamento e l'isolamento di 6 casi e di altri possibili 5. Allo stesso tempo la Asl di Teramo ha in una nota comunicato  che l'Istituto zooprofilattico ha riscontrato dieci casi nella provincia teramana. Il numero dei casi di variante Delta in Abruzzo è di 26 con la possibilità quindi che salga a 31. 

Infatti, contrariamente a quanto rilevato in precedenza, secondo un successivo riconteggio fra i casi rilevati e quelli già comunicati dalle Asl, è emerso che i contagi da variante Delta in Abruzzo sono al momento 26 perché quelli segnalati oggi erano in realtà già stati riscontrati dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Teramo e inseriti ieri. Pertanto i focolai Covid-19 riconducibili alla variante Delta emersi negli ultimi giorni in Abruzzo sono cinque: quattro in diversi punti del Teramano e uno a Lanciano. Sono in corso le indagini epidemiologiche, il tracciamento dei contatti, l'esecuzione di nuovi tamponi e le attività di sequenziamento.

I casi della Asl teatina sono stati rilevati a Lanciano per un focolaio Covid-19 che l'Azienda sanitaria dice di aver subito tracciato e isolato. Sono risultati positivi al tampone in 11 legati tra loro da vincoli di parentela o di rapporti stretti. Di questi al momento in 6 sono risultati contagiati da variante Delta. Ma la Asl sospetta che siano positivi anche gli altri 5. 

leggi anche: Altri 16 casi di variante Delta in Abruzzo Con i sequenziamenti delle ultime ore il tasso di incidenza sale al 46% dei positivi accertati

La Asl Lanciano-Vasto-Chieti spiega in una nota che i casi sono stati scoperti al rientro da un viaggio in Egitto di due sorelle, sottoposte a tampone e quarantena obbligatori una volta tornate in Italia. Accertata la positività, il Dipartimento prevenzione della Asl, guidato da Giuseppe Torzi, ha fatto scattare l’indagine epidemiologica con l’isolamento dei contatti stretti, anch’essi sottoposti a tampone. I contagiati si trovano nel proprio domicilio e sono in buona salute, solo uno di loro era vaccinato, mentre gli altri avevano fatto qualcuno una dose da qualche giorno e altri nessuna. E’ risultata negativa, invece, un’anziana che aveva concluso il ciclo vaccinale con le due dosi.

“L’episodio di Lanciano ci ricorda ancora una volta quanto sia importante vaccinarsi - sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael - per proteggere se stessi, la rete familiare e la comunità. La mancata immunizzazione di una parte numerosa di popolazione consente al virus di mutare e replicarsi, prolungando nel tempo l’emergenza sanitaria con tutti i danni che comporta. Vaccinarsi, dunque, è un atto di responsabilità individuale e sociale, perché la persistenza della pandemia e l’aumento del contagio in un territorio può di nuovo far scattare le restrizioni da zona rossa,che sarebbero una sciagura per le attività economiche già duramente messe alla prova. E’ più che mai importante, dunque, vaccinarsi, e oggi è davvero facile, con i 500 posti liberi offerti ogni giorno sulla piattaforma Poste. A Lanciano, in particolare, al Pala Masciangelo, ora anche climatizzato grazie al Comune, la disponibilità è davvero ampia e prenotarsi è semplice. Basta solo volerlo”.

Gli altri dieci casi di variante Delta sono emersi ieri nel corso dei sequenziamenti dell'Istituto zoproofilattico di Teramo e comunicati dalla Asl teramana dopo i tre casi dei giorni scorsi nella stessa provincia. Secondo quanto emerso, i dieci nuovi casi derivano da quattro focolai in diversi pounti della provincia. "Siamo in attesa di altri sequenziamenti, insistiamo nel consigliare prudenza nei comportamenti considerato che il contagio dal soggetto positivo alla variante Delta avviene con contatti anche brevi", afferma il direttore generale della Asl teramana Maurizio Di Giosia.