Vendola vara il cantiere Abruzzo

Melilla: vogliamo ricostruire la sinistra e le ragioni di un'allenza

PESCARA. Il partito di Vendola si organizza in Abruzzo e convoca per questa mattina, all'ex Aurum di Pescara, il primo congresso regionale della sua storia politica. Sinistra ecologia e libertà (Sel) è alla ricerca di un organigramma, ma soprattutto vuole promuovere una strategia.

L'obiettivo dichiarato è tenere unite le componenti della sinistra giocando un ruolo seminale nella nascita di un'alternativa al berlusconismo. «La politica nazionale è segnata dal declino di Berlusconi», osserva il referente abruzzese di Sel, Gianni Melilla, che stamane (ore 10) terrà la relazione introduttiva al congresso. «Per quanto lunga potrà essere l'agonia e per quanto devastanti i colpi di coda, non c'illudiamo che Berlusconi uscirà di scena come un normale leader di una nazione occidentale. E soprattutto, non vogliamo confondere la fine di Berlusconi con il superamento della politica fatta dal blocco sociale e politico che in questi anni lo ha sostenuto».

Melilla insiste su un punto: la sinistra non può pensare di vincere con manovre di potere e concitate ricerche di alleanze algebriche, in quanto tali prive di senso. «Occorrerà suscitare la partecipazione delle persone per uscire da questa fase complicata e le primarie possono far emergere un'alternativa limpida. In Abruzzo», prosegue «questo è ancor più vero, se si pensa che con gli arresti di Del Turco e D'Alfonso, abbiamo subìto la sconfitta politica alla Regione e nelle quattro Province. Ripartire da quelle sconfitte vuol dire fare i conti sino in fondo con una politica sbagliata, che il centrosinistra, negli anni in cui ha governato l'Abruzzo, aveva messo in campo».

In un contesto di crisi politica ed economica, Sel registra gli effetti evidenti degli squilibri sociali. «Emerge una realtà di sofferenza che si diffonde negli strati sociali del lavoro dipendente e del lavoro autonomo. La politica», sottolinea il portavoce di Sel Abruzzo, «può e deve dare risposte perché se non lo fa la sinistra, non potrà farlo nessuno». Il progetto prevede di estendere a tutte le componenti del centrosinistra la proposta di un cantiere per la ricostruzione dell'unità politica. Di questo si discuterà oggi al congresso con i delegati di Pd, Idv, Federazione della sinistra, Verdi e socialisti. Le conclusioni sono affidate a Claudio Fava.

«Il progetto è di presentarci insieme alle prossime amministrative e alla sfida per il governo regionale», annuncia Melilla. «Chiodi sta facendo molto male. Basti vedere la condizione in cui è ridotta la sanità o l'incapacità di affrontare la crisi del lavoro». Nell'agenda politica di Sel sono quattro le cose essenziali da fare: ricostruire L'Aquila e gli altri Comuni del cratere con priorità assoluta. Affrontare i problemi dell'occupazione per creare opportunità di lavoro per i giovani. «Lavoro buono, non precario», sottolinea Melilla. C'è poi la vicenda Fiat in primo piano, come paradigma dell'attenzione che è necessario rivolgere alla crisi industriale perché intorno alla Fiat, in Abruzzo, ruotano gli interessi di 15mila persone. «C'è poi la tutela dell'ambiente, dei beni comuni e della qualità della vita. La sostenibilità come vera sfida della modernità. Naturalmente tutto questo ha come sfondo la questione morale: recidere ogni rapporto con i poteri forti e occulti, le cricche di ogni genere che, in Abruzzo, non hanno mai smesso di operare». (f.c.)

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