Villa Pini, parte l’iter per la Cig in deroga

Oggi il tavolo regionale per le richieste di stato di crisi

PESCARA. Sul tavolo del Cicas, il comitato regionale per le crisi industriali, arrivano oggi le due pratiche relative alla cassa integrazione in derogaa rotazione per 13 settimane per 600 lavoratori su 635 di Villa Pini (presentata dal commissario Sergio Cosentino) e quelle 407 lavoratori su 552 per le altre società del gruppo presentata dalla proprietà dopo l’accordo raggiunto sabato con i sindacati. Il Cicas, presieduto dall’assessore al lavoro Paolo Gatti dovrà dare il via libera agli ammortizzatori sociali (l’assessore da tempo aveva sollecitato questo passaggio assicurando che i fondi sono disponibili) e passare al pratica all’Inps. Secondo l’accordo tra Cosentino e i sindacati la Cassa integrazione dovrebbe iniziare retroattivamente dal 29 gennaio.

Intanto c’è attesa per l’udienza fallimentare di domani al tribunale di Chieti per Villa Pini, soprattutto dopo l’annuncio data dall’istituto molisano Neuromed, durante l’incontro con il presidente della provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, di essere pronto a rilevare l’intero gruppo. Sulla questione interviene il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci: «Se c’è un potenziale acquirente che annuncia di voler garantire i posti di lavoro, la proposta va discussa con la Regione Abruzzo e non solo con la Provincia di Chieti, che non ha alcuna competenza nella sanità. A noi interessa la salvaguardia dei 1.500 posti di lavoro, dunque qualsiasi opportunità limpida, trasparente che va in questa direzione va studiata e vagliata fino in fondo».

Secondo il segretario del Pd, però, «lavoratori e pazienti hanno il diritto di sapere perché la Regione non incontra i rappresentanti Neuromed. Non vorrei», conclude Paolucci «che l’obiettivo non dichiarato sia distribuire il budget del gruppo, in barba a 1.500 famiglie senza stipendio, con i posti di lavoro a rischio e i pazienti spediti come pacchi postali».
Infine è polemica tra la Cgil e l’assessore Lanfranco Venturoni. All’accusa dell’assessore di strumentalizzare politicamente la vicenda della Sasn Stefar risponde il segretario regionale per la sanità Angela Scottu: «Il nostro modo di lavorare è sempre improntato alla massima correttezza, concretezza e realismo, sempre rifuggendo da forzature e tentazioni demagogiche, avendo come unico obiettivo la difesa degli interessi e dei diritti dei lavoratori e dei cittadini».