Villette sul mare, no a De Cecco Pescara blocca il progetto

La giunta boccia le quindici case a schiera sul lungomare di Porta Nuova. E’ forse la prima volta che respinge al mittente una proposta del noto pastificio

PESCARA. Il Comune ha detto no a De Cecco. Il gruppo titolare del noto pastificio aveva presentato, tramite la sua società immobiliare, Porta Nuova 2000, un progetto per realizzare delle villette a schiera in un’area sul lungomare sud. Ma la giunta ha bocciato la proposta. L’amministrazione, accogliendo il parere negativo già espresso dai tecnici della commissione permanente gestione del territorio, ha ritenuto inammissibile la proposta di accordo di programma, presentata dal gruppo, che avrebbe rivoluzionato l’urbanistica della riviera sud.

E’ forse la prima volta che il Comune respinge al mittente un progetto di De Cecco. Dieci anni fa, l’allora giunta Pace firmò con il gruppo uno degli accordi di programmi più imponente della storia di Pescara: il centro residenziale a Porta Nuova disegnato da Oriol Bohigas. Progetto poi disconosciuto dallo stesso architetto, in seguito alle varianti che lo hanno modificato.

AREA STRATEGICA Il terreno di proprietà di Porta Nuova 2000 si trova a ridosso dello stabilimento Le Canarie, in un punto considerato strategico dal Comune. In quella zona, infatti, dovrebbe sorgere la città del futuro, con alberghi, strutture per il turismo e un polo fieristico. Un piano particolareggiato, ancora da elaborare, dovrebbe fissare le basi di questo maxi intervento. Ma il progetto di De Cecco non sarebbe andato d’accordo con tutto questo.

QUINDICI VILLETTE
L’idea di partenza della società era quella di costruire in quell’area una grande albergo a cinque stelle. Ma il consiglio comunale, approvando dei paletti alla variante al prg, ha bloccato sul nascere questa ipotesi. La proposta presentata da Porta Nuova 2000 al Comune è, quindi, cambiata. Prevede la realizzazione di un complesso residenziale, servito da una strada privata, composto da 15 unità abitative a schiera, di due piani, per un totale di 1.360 metri quadrati di superficie utile lorda, 460 di sottotetti e 408 di posti auto privati. In cambio, la società avrebbe offerto all’ente un parco attrezzato e delle opere di urbanizzazione.

«E’ DIFFORME DAL PRG»
Ma i tecnici dell’ente si sono espressi negativamente, come ha confermato ieri l’assessore all’urbanistica Marcello Antonelli. «La proposta», hanno scritto i componente della commissione dopo aver esaminato il progetto, «è difforme dalle previsioni del prg vigente, poiché l’ambito di intervento è ricompreso nel Piano particolareggiato 2, la cui attuazione è riservata all’iniziativa pubblica e non ad interventi parziali di iniziativa privata». «Inoltre, si rileva», hanno aggiunto i tecnici, «che la proposta prevede il cambio di destinazione d’uso da terziario a residenziale, in contrasto con le norme tecniche di attuazione del prg».
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