"Viver bene", Chieti prima in Abruzzo. Crollano Teramo, L'Aquila e Pescara

Lo studio di Italia Oggi e università La Sapienza sulla qualità della vita: tutte le province abruzzesi si piazzano nella parte medio bassa della classifica, la prima è Chieti al 60° posto

PESCARA. Crolla la qualità della vita in tre capoluoghi di provincia su quattro in Abruzzo. La ricerca del quotidiano economico Italia Oggi e dell'università La Sapienza di Roma boccia Teramo, L'Aquila e Pescara. In base alle anticipazioni, lo studio completo sarà pubblicato lunedì 28 novembre, a salvarsi in Abruzzo è solo Chieti che comunque nella classifica italiana si piazza al sessantesimo posto.

Il capoluogo teatino recupera ben 15 posizioni rispetto al 2015. Molto peggio fanno le altre: Teramo perde 16 posizioni e si piazza al 68° posto; L'Aquila passa dal 71° posto del 2015 all'88°;
ultima tra le abruzzesi Pescara ferma al 99° posto.

Le province abruzzesi sono tutte in media bassa classifica. In generale, resta ampia e si allarga la frattura tra nord e sud del Paese. Dalle informazioni fornite in anteprima emerge che in testa alla classifica ci sono tre province del nord: Mantova, Trento e Belluno. Le ultime tre province sono invece del sud: Napoli, Siracusa e Crotone.

Lo studio di Italia Oggi e della Sapienza valuta le 110 province italiane in base a parametri legati ad affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, a loro volta articolate in 21 sottodimensioni e un elevato numero di indicatori di base, 84.