L'istituto zooprofilattico di Teramo

Ancona e Viterbo: sequestrate migliaia di uova al fipronil

Il provvedimento ha interessato due allevamenti dove i Nas hanno sequestrato quasi centomila uova. Negli istituti zooprofilattici di Teramo e Roma l'esame di altri 107 campioni

TERAMO. Migliaia di uova sono state sequestrate dai carabinieri dei Nas in provincia di Viterbo e Ancona nell'ambito dei controlli sulla contaminazione da Fipronil. Ad Ancona il sequestro ha riguardato 6mila uova e un allevamento con 12mila galline; a Vetralla, in provincia di Viterbo, 53mila uova destinate a alimentazione umana e 32mila uova destinate all'alimentazione animale. Lo ha riferito il comandante del Nas, generale Adelmo Lusi, nel corso di una conferenza stampa a Roma (clicca qui per guardare il video sui controlli). Il provvedimento di sequestro è scattato dopo aver riscontrato due casi di positività all'insetticida in altrettante uova prodotte dai due allevamenti marchigiano e laziale. Per l'uomo il fipronil è una sostanza tossica ma solo se ingerita in grandi quantità: almeno 7 uova contaminate al giorno.

Intanto i carabinieri dei Nas stanno indagando su due ipotesi sull'uso del fipronil rintracciato nelle uova in Italia. Una riguarda l'attività di disinfestazione del terreno in assenza di animali, mentre l'altra riguarda la presenza illegale del fipronil nei mangimi. I Nas, è stato spiegato, hanno partecipato a tutto il sistema integrato di controllo nazionale sia per rintracciare i flussi commerciali di prodotti esteri a base di uova indicati come contaminati (sequestrando ovoprodotti liquidi o in polvere nonché preparati per omelette e dolci destinati principalmente alla ristorazione etnica) sia nelle fasi di campionamento di prodotti nazionali disposto dal ministero della Salute. In questo ambito i Nas anche assieme alle Asl hanno compiuto 253 ispezioni in allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di produzione di dolci, salse e paste all'uovo sequestrando cautelativamente oltre 91 mila chili di uova e ovoprodotti. Si è in attesa dei risultati delle analisi di 107 campioni inviati ai laboratori degli Istituti zooprofilattici di Teramo e di Roma. Su disposizione della direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute, sono in corso ulteriori ispezioni per verifica presso allevamenti la possibile detenzione illecita di farmaci o sostanze non autorizzate indebitamente utilizzate. Inoltre insieme alle Asl regionali si stanno campionando «matrici ambientali» cioè uova in guscio, pelle e grasso, mangimi e acque di abbeveraggio.