Cesare Battisti dopo il suo arrivo all'aeroporto di Ciampino

ROMA

Battisti è atterrato a Ciampino: "Ora so che andrò in galera" / VIDEO

Sconterà la pena dell'ergastolo dopo l'espulsione dalla Bolivia. In aeroporto i ministri dell'Interno e della Giustizia, Bonafede. Salvini: "Marcirà in carcere"

ROMA. «Ora so che andrò in prigione». Questo ha detto Cesare Battisti parlando con i funzionari dell'Antiterrorismo che lo hanno accolto in una delle sale della sede del 31° Stormo dell'Aeronautica a Ciampino. L'ex terrorista è apparso rassegnato ed ha ringraziato per come è stato trattato e per i vestiti più pesanti fornitigli in aereo. Testa alta, pizzetto, giubbotto marrone, senza manette ai polsi, pochi minuti prima, era sceso dall'aereo che lo ha riportato in Italia. A circondarlo un gruppo di poliziotti.

Il rientro di Cesare Battisti in Italia
Scortato da agenti e funzionari dell'Antiterrorismo dopo l'atterraggio del Falcon 900 LX atterrato questa mattina a Ciampino

È atterrato intorno alle 11.30 all’aeroporto militare di Ciampino il Falcon 900 LX con a bordo l'ex terrorista dei Pac espulso dalla Bolivia e che ora sconterà la pena dell’ergastolo in Italia. Ad attendere il suo arrivo, nello scalo di Ciampino, il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Battisti è apparso tranquillo e non ha mai abbassato lo sguardo mentre procedeva scortato dagli agenti negli uffici dello scalo militare per gli adempimenti formali. «Mi piace dire che è il risultato di un intero Paese, un risultato storico: quando le istituzioni italiane sono compatte non ci ferma nessuno. Oggi l'Italia va a a testa alta», ha detto il ministro Bonafede, «parliamo di un pluriomicida che si è macchiato di reati gravissimi e con la sua fuga ha offeso il Paese. Il momento in cui la giustizia farà il suo corso è quando varcherà la porta del carcere: a quel punto. sconterà la pena dell'ergastolo». «C'è ancora qualche cretino che dice "beh, però ha ammazzato per motivi politici", "beh, però poverino è passato tanto tempo", "beh però il carcere è disumano", "beh però l'ergastolo non è rispettoso dei diritti umani", come se questo qua quando ammazzava pensava ai diritti umani, dei morti e dei parenti dei morti. Marcirà in galera». Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante la diretta Facebook per l'arrivo di Battisti a Ciampino, ha risposto alle critiche apparse dopo l'arresto dell'ex terrorista. «Qualche giornale» aggiunge Salvini «oggi scrive che un ministro non può dire marcirà in galera. E invece sì, marcirà in galera e, anzi, lo farà troppo tardi. È un assassino, delinquente, infame, vigliacco che non ha mai chiesto scusa e non ha mai ammesso colpe. Si è goduto decenni in giro per il mondo alla faccia dei morti che ha sulla coscienza, sghignazzando qua e là. E anche oggi quando è sceso dall'aereo mi sembrava fosse sghignazzante». Sull'aereo che lo riportava in Italia per scontare la condanna, Cesare Battisti ha parlato della sua vita ma anche della fuga dal Brasile alla Bolivia. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, per tutto il viaggio, non ha mostrato segni di disperazione nonostante lo attendesse il carcere a vita: in volo è stato tranquillo e ha dormito per diverso tempo. La casa circondariale «Salvatore Soro» di Oristano, in Sardegna, è il supercarcere al quale èstato destinato l'ex terrorista.