Studenti impegnati nella prima prova di italiano della Maturità al liceo classico di Teramo (foto Luciano Adriani)

PROVA DI ITALIANO

Maturità fra Ungaretti e Sciascia, passando per Bartali

In Abruzzo, sono circa undicimila i candidati. Il premier Conte: "Studenti liberi col sapere"

ROMA. Il primo Ungaretti del Porto sepolto, Stajano e l'eredità del Novecento, Il giorno della civetta di Sciascia e il generale Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, ma anche il ciclista Gino Bartali. Questi alcuni dei protagonisti delle tracce dei temi della prova di italiano che apre gli esami di maturità 2019, che vedono 520mila candidati. Il ministro dell'Istruzione Bussetti augura agli studenti buon lavoro e cita Seneca: "La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità". Il premier Conte manda loro un in bocca al lupo: "Siate fiduciosi nel futuro" dice "gli studi vi hanno reso consapevoli dei vostri diritti e dei vostri doveri, il sapere vi ha reso donne e uomini liberi, cittadini più responsabili". In Abruzzo, sono circa undicimila i candidati agli esami di Maturità e sono così suddivisi: 2.271 a Teramo e provincia (2.184 interni, 87 esterni); 3.040 a Pescara (2.956 interni, 84 esterni); 3.297 a Chieti (3.208 interni, 89 esterni); 2.461 all'Aquila (2.419 interni, 42 esterni).

Dopo la prima prova odierna, la seconda è prevista domani, sempre dalle 8.30. Nei giorni delle prove scritte, è confermato il divieto tassativo per i candidati di utilizzare cellulari, smartphone, pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l'esclusione dall'esame. «Vi esorto ad accogliere con entusiasmo e serenità queste nuove prove» dice in un messaggio agli studenti il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza,  «tenendo bene a mente che l'esame di Stato rappresenta la fine di un percorso di studi che tende a valorizzare le competenze acquisite da voi studenti in tutto il vostro cammino. Un ringraziamento particolare va a tutti i docenti che hanno costruito giorno dopo giorno il vostro sapere e a tutti i commissari delle 287 commissioni che avranno il compito di esaminarvi. L'esame sarà per tutti un traguardo importante, che vi consentirà comunque di riflettere sul da farsi per proseguire e andare avanti con tenacia. Sarà l'occasione per sentirsi particolarmente protagonisti di quello che sarà la società futura. Vi auguro in ogni caso» chiosa Tozza «di vivere un'esperienza che possa costituire un momento da ricordare».