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10 agosto

Oggi, ma nel 1849, a Ca' Tiepolo di Porto Tolle, veniva fucilato dagli austriaci Angelo Brunetti insieme al figlio Lorenzo di 13 anni. "Ciceruacchio", detto così dal romanesco "ciruacchiotto" cioè grassottello, era stato arrestato mentre sulle orme di Giuseppe Garibaldi cercava di raggiungere Venezia che resisteva alla dominazione dell'Austria. Classe 1860, romano di Campo Marzio, Brunetti era stato carrettiere del Porto fluviale di Ripetta, poi aveva gestito una taverna a Porta del Popolo, era stato sostenitore della riforma annunciata e poi tradita di Papa Pio IX, aveva combattuto nella Seconda repubblica romana (del triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini e poi schiacciata dall'invasione francese) quindi aveva indossato la camicia rossa. Più di altri film, l'interpretazione che ne farà l'attore Nino Manfredi nel 1990 nella pellicola «In nome del popolo sovrano», del regista Luigi Magni, consacrerà il personaggio di Brunetti/Ciceruacchio nell'immaginario popolare. Subito dopo i colpi che lasciarono senza vita Brunetti e figlio verranno giustiziati anche gli altri garibaldini compagni di sventura: il prete Stefano Ramorino, Lorenzo Parodi, Luigi Bossi (che poi risulterà essere un altro figlio di Ciceruacchio), Francesco Laudadio, Paolo Baccigalupi e Gaetano Fraternali.