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11 GENNAIO

Oggi, ma nel 1968, a Satriano di Lucania, in provincia di Potenza, veniva ufficializzato il ruolo di autista di pullman di linea, dell’azienda di trasporto di Felice Camera, di Giulia Solomita, di 25 anni, prima donna del sud Italia ad aver ottenuto la patente D. Dell’evento veniva dato ampio risalto anche sulla stampa locale.

Il permesso di condurre mezzi pesanti lo aveva ottenuto, il 23 novembre precedente, dopo aver chiesto più volte di poter sostenere l’esame, sia nella teoria che nella pratica, ed aver ricevuto altrettanti “no”, in quanto esponente del gentil sesso. Nessun commissario della motorizzazione civile, infatti, era pronto ad addossarsi la responsabilità di autorizzare un’autista di mezzo pesante in gonnella.

Per Giulia era anche una necessità di tipo economico poiché l’autolinea, con tratta Satriano-Pantanelle-Torre-Satriano, era di proprietà del marito e il suo mettersi al volante (nella foto, particolare, su un bus interurbano, adattato dalla carrozzeria di Gaetano Borsani di Cornaredo, da base Leoncino delle Officine meccaniche di Milano) consentiva di risparmiare l’assunzione di un’altra guida. A livello nazionale il precedente era costituito dal caso di Silvana Chiesa, di Carmagnola, in quel di Torino, che nel 1963, a 21 anni, era stata la prima signorina ad avere in tasca l’autorizzazione necessaria a condurre l’autobus. Pure in quel caso si era trattato di una necessità di economia familiare: il mezzo da lei guidato era della società fondata dal padre Celestino Chiesa. Tra l’altro sia le Autolinee Camera che il Chiesa viaggi diverranno due realtà imprenditoriali del settore trasporti pubblici locali di grande rilievo, rispettivamente per la Basilicata e per il Piemonte, quando ancora il Belpaese arrancherà.

Giulia Solomita persevererà nel suo ruolo di autista fino al compimento dei 70 anni d’età, oltre a partecipare alla gestione amministrativa. Così come Silvana Chiesa diverrà presidente del Chiesa group e porterà avanti l’intrapresa commerciale insieme al marito Dino Tropini e ai figli Marco e Mattia.