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12 aprile

Oggi, ma nel 1927, a Napoli, si spegneva a 46 anni, per un infarto, il fisiologo Giuseppe Moscati, di Benevento, del 1880, che passerà alla storia come "medico dei poveri". Era ritenuto, dal gennaio 1922, tra i primi in Italia ad utilizzare, benché in modo sperimentale, l'insulina per la cura del diabete. Verrà beatificato, da Papa Paolo VI, nella basilica romana di San Pietro, il 16 novembre 1975, e canonizzato dal pontefice Giovanni Paolo II, sempre a San Pietro, il 25 ottobre 1987. L'iter verrà avviato dalla curia di Napoli il 16 luglio 1931. Il 10 maggio 1973 Moscati verrà dichiarato venerabile.

Il 12 aprile di quel 1927, che era il martedì della settimana santa, il professor Moscati (nella foto, particolare del santino dei padri gesuiti della chiesa di Gesù nuovo, sempre nel capoluogo campano, dove, sotto l'altare della cappella della visitazione, riposeranno i suoi resti, traslati, il 16 novembre 1930, dal cimitero di Poggioreale, racchiusi in un'urna bronzea, realizzata dallo scultore Amedeo Garufi) aveva ricevuto la comunione nel corso della messa officiata nella chiesa di San Giacomo degli spagnoli e, dopo aver svolto il suo lavoro quotidiano nell'ospedale partenopeo detto degli incurabili, ovvero Santa Maria del popolo, dove era primario di Fisiologia, e nel suo studio privato, si era sentito male alle 15.

Oltre ai due necessari per il passaggio da venerabile a beato, riguardanti guarigioni, quella di un maresciallo degli agenti di custodia, Costantino Nazzaro, di Avellino, che era guarito dal morbo di Addison, e quello di Raffaele Perrotta, di Calvi Risorta, guarito da meningite cerebrospinale meningococcica, il miracolo che verrà preso in esame dalla Congregazione per le cause dei santi per la canonizzazione sarà la completa e repentina guarigione dalla leucemia acuta mieloblastica del fabbro ventenne Giuseppe Montefusco.

Quest'ultimo, originario di Somma Vesuviana, a giugno 1979, dopo aver sognato Moscati mentre era in fin di vita, si rivolgerà in preghiera proprio al beato. Il 27 marzo 1987 la Congregazione si pronuncerà positivamente sull'evento miracoloso, dato il ritorno alla vita di Montefusco. Alla memoria dell'esistenza - sempre circondata da una profonda religiosità, dalla devozione alla Vergine Maria, dalla professione di castità - e dell'operato sanitario e sociale di Moscati sarà dedicata anche la mini serie televisiva, in due puntate, "L'amore che guarisce", che verrà mandata in onda, il 26 e 27 settembre 2007, su Rai uno, con Giuseppe Fiorello, nel ruolo del medico santo, e la regia di Giacomo Campiotti.