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13 settembre

Oggi, ma nel 1992, a Roma, a ottant’anni, moriva Fedora Mingarelli, cantante romana, con voce da soprano operettistico, che nel 1939 aveva portato al successo il brano “Un’ora sola ti vorrei”, destinato a diventare un evergreen della musica tricolore. 

La traccia, su versi di Umberto Bertini e arrangiamento di Paola Marchetti, era stata composta per la commedia musicale “Una voce nell’ombra” ed era stata incisa, per la prima volta, dall’etichetta discografica milanese Parlophon, nel 1938, dall’interprete meneghina Giuseppina “Nuccia” Natali, classe 1907, accompagnata dall’orchestra del maestro Giuseppe “Pippo” Barzizza.

La canzone, giunta alla massima popolarità durante il Ventennio, così come intonata dalla Mingarelli, aveva causato non pochi problemi al regime fascista, su e giù per lo Stivale. Secondo i gerarchi era, infatti, reputata “canzone della fronda”. Questo perché, soprattutto gli avversatori di Benito Mussolini, improvvisavano il ritornello “Un’ora sola ti vorrei, per dirti quello che non sai”, roteando gli occhi verso i numerosi ritratti del Duce sparsi per il Belpaese. Dalla prima prova della Natali, inserita quale b-side del valzer intitolato “E’ arrivato l’ambasciatore”, con accompagnamento del Trio Lescano, composto dalle sorelle di origine ungaro-olandese Alexandrina, Judix e Catherine Leschan, le rivisitazioni degne di nota saranno, oltre quella già menzionata della Mingarelli: Gianni Marzocchi, del 1956; Emilio Pericoli, del 1962; Luciano Virgilii, del 1963; Claudio Villa, nel ’64; dello statunitense Neil Sedaka, nel 1966; degli Showmen, ovvero il gruppo capitanato da Mario Musella e James Senese (nella foto, particolare, la copertina del loro singolo), nel 1967; da Ornella Vanoni, presentata a “Canzonissima ‘68”, nella quinta puntata, il 26 ottobre, al teatro delle Vittorie, della Capitale, nello stesso ’67; Giorgia Todrani, nel 1997.

La Mingarelli era entrata a Eiar, l’emittente di Stato via etere, nel ’39, aggiudicandosi il secondo concorso nazionale per voci nuove destinate alla radio, i cui vincitori erano stati ufficializzati, a Torino, il 6 febbraio 1940. Aveva abbandonato il microfono prima di compiere quarant’anni. Dopo aver prestato il proprio talento al servizio dell’orchestra diretta da Angelo Cinico, alias “Cinico Angelini”, di quella già citata, di Barzizza e aver regalato ai posteri “Sentimental”, che, dal 1949, diverrà cavallo di battaglia di Anna Maria Menzio, ovvero “Wanda Osiris”.