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14 APRILE

Oggi, ma nel 1947, a Pratica di Mare, frazione di Pomezia, in provincia di Roma, nell’aeroporto militare “Mario de Bernardi”, veniva istituito il servizio “SAR”, in inglese “Search and rescue”, di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare italiana, ideato per assistere i velivoli in difficoltà mediante l’ausilio di idrovolanti, prevalentemente Grumman HU-16 “Albatross” (nella foto, particolare, un esemplare, particolarmente adatto all’ammaraggio in condizioni di acqua agitate, durante un’esercitazione) di fabbricazione statunitense, dei gruppi di volo di Vigna di Valle, Elmas, Brindisi, Taranto ed il supporto delle squadriglie di Augusta e di Cadimare. La nuova unità arrivava dopo la delicata fase riorganizzativa successiva al secondo dopoguerra e traeva le origini dall’85° gruppo di ricognizione marittima, sorto l’1 febbraio 1933, all’idroscalo di Marsala Stagnone, in quel di Trapani, formato da due squadriglie, la 144ª, e la 197ª, dotate di idrovolanti di Cant Z 501 “Gabbiano”, progettati da Filippo Zappata, il cui prototipo aveva volato per la prima volta, il 7 marzo 1934, guidato da Mario Stoppani. L’85° centro combat/SAR verrà ricostituito, l’1 ottobre 1965, all’aeroporto di Milano-Linate, come 85° gruppo elicotteri, alle dipendenze del 15° stormo SAR. Quest’ultimo avrà come missione principale l’ausilio ed il recupero non solo degli equipaggi dell’Arma azzurra, ma anche dei civili in difficoltà, operando anche insieme alle forze di mare e di terra della Repubblica, rimanendo a disposizione, “24/7”, per tutto l’anno, mediante mezzi e uomini pronti al decollo anche con brevissimo preavviso.