TODAY

14 marzo

Oggi, ma nel 1876, a Roma, nella sede del Collegio romano, ex Casa major dei padri gesuiti, il ministro della Pubblica istruzione Ruggiero Bonghi (nell'incisione dello stesso anno proprio in occasione della cerimonia del battesimo della biblioteca) inaugurava la Biblioteca nazionale centrale, intitolata al sovrano sabaudo Vittorio Emanuele II. L'edificio, situato in Campo Marzio, verrà aperto al pubblico l'1 aprile successivo.

Il fondo librario di base era costituito dal patrimonio della ex biblioteca major appartenuta proprio alla sede centrale della Compagnia di Gesù, requisito dal governo. A quel nucleo originario si aggiungevano i testi provenienti da 69 biblioteche conventuali capitoline, volumi ugualmente passati di proprietà e divenuti dello Stato.

Il Collegio romano, dal 1870, ospitava anche il liceo ginnasio Ennio Quirino Visconti, che era la prima scuola superiore dello Stato presente nell'Urbe. La biblioteca nazionale centrale della Città eterna si aggiungeva alla preesistente biblioteca nazionale di Firenze, sorta nel 1861 per volere del ministro della Pubblica istruzione Francesco De Sanctis, con alloggiamento nella galleria degli Uffizi.

Il nuovo palazzo della biblioteca nazionale centrale romana, al Castro Pretorio, che sarà necessario per ospitare il numero di tomi a stampa che non entravano più nel Collegio romano, arriverà il 31 gennaio 1975, con il taglio del nastro da parte del ministro per i Beni culturali Giovanni Spadolini. Sarà il primo fabbricato in Italia espressamente realizzato per ospitare una biblioteca pubblica.