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14 Novembre

Oggi, ma nel 1941, ad Acireale, gli aerei della Raf britannica bombardavano via Marchese di San Giuliano, via Currò, via Carcagnolo, via Vasta e corso Umberto I con sgancio di ordigni incendiari (nella foto, una scena dopo le esplosioni). Si conteranno 21 morti e 29 feriti. Tra le vittime, anche Giovanni Prati di 2 anni e Domenico Pappalardo di 78, rispettivamente il più giovane e il più anziano dei Caduti. La pioggia di bombe era durata sette ore proprio nella notte della ricorrenza di Santa Venera, la protettrice della cittadina della provincia di Catania. L'attacco fu una rappresaglia per l'affondamento della portaerei inglese Ark-royal silurata il giorno precedente al largo di Gibilterra dal sommergibile tedesco U-81. Acireale era da gennaio di quell'anno una sede di rappresentanza nazista: il castello Scammacca ospitava il comando dell'aviazione della settima compagnia Kriegsberichter Luftwaffe. Vi avevano fatto visita anche Erwin Rommel e Joachim von Ribbentrop. Inoltre vi erano in zona tre ospedali militari delle SS: Santonoceto, Pennisi e Santa Maria degli ammalati.

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