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16 Aprile

Oggi, ma nel 1938, a Roma, il ministro degli Esteri Galeazzo Ciano e l'ambasciatore britannico a Roma, James Eric Drummond Perth, firmavano quelli che passeranno alla storia come gli "accordi di Pasqua" (nella foto, uno spezzone del cinegiornale dell'Istituto Luce che ne dava notizia) chiamati così perché era sabato santo. Servivano per appianare i contrasti nelle politiche medio-orientali dei due Paesi. La stipula prevedeva anche la regolamentazione del transito nelle acque del lago Tana, in Etiopia, e la disciplina dell'attraversamento del canale di Suez. Si trattava di snodi commerciali fondamentali in quel determinato periodo storico caratterizzato dal crescente desiderio di espansione coloniale di entrambe le nazioni. La Gran Bretagna si impegnava, tra l'altro, a perorare la causa imperiale italiana presso la società delle Nazioni e l'Italia faceva anche voto di ritirare le proprie milizie dalla Spagna scongiurando così alcuna mira espansionistica di Benito Mussolini nella penisola Iberica. Quanto decretato il 16 aprile era stato preparato, oltre che da un fitto scambio di corrispondenza tra le due segreterie coinvolte, dal gentlemen's agreement del 2 gennaio 1937 avvenuto sempre nella Capitale e ugualmente tra il conte Ciano e lord Perth.