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18 Dicembre

Oggi, ma nel 1991, a Torino, la Lancia annunciava il ritiro dalle competizioni automobilistiche. Terminava un'epoca che aveva fatto registrare in 25 anni 1200 vittorie per la Casa torinese, dal 1969 appartenente alla Fiat, punto di riferimento soprattutto nel circuito rally con dieci titoli mondiali costruttori vinti (più di qualsiasi altro marchio motoristico), 5 mondiali piloti, 14 europei. Nella stagione 1954-1955, la D50 monoposto progettata da Vittorio Jano aveva partecipato anche a cinque gare di Formula 1, ma poi l'incidente mortale dell'asso Alberto Ascari aveva fatto concentrare le energie aziendali sul segmento fuoristrada. La Stratos HF (nella foto, in livrea Alitalia), disegnata da Marcello Gandini per Bertone, diventerà un'icona vittoriosa su sterrato e neve. Nella nota diffusa ai giornalisti veniva specificato che le vetture Lancia avrebbero comunque continuato a gareggiare in forma non ufficiale nel team Martini racing/Jolly club con Juha Kankkunen, campione del mondo in carica, e Didier Auriol. Nel 1953, in Messico, il campione argentino Juan Manuel Fangio aveva portato la Lancia D24 sul gradino più alto del podio nella Carrera Panamericana, categoria sport prototipi, altro settore di prove che poi, come per la Formula 1, sarebbe stato ugualmente abbandonato per favorire la partecipazione ai rally.

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