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18 ottobre

Oggi, ma nel 1931, a Gargnano, sul lago di Garda, veniva inaugurata la strada statale 45 bis nel tratto fino a Riva di Trento che verrà chiamata comunemente Gardesana occidentale. Erano presenti, tra le autorità, il capo del governo Benito Mussolini e il poeta soldato Gabriele d'Annunzio. Il primo era il finanziatore dell'intrapresa, costata alle casse dello Stato 31 milioni di lire, il secondo il vero artefice della nuova via di collegamento.

Il sì del Duce al progetto e al finanziamento era arrivato il 23 novembre 1928. L'11 febbraio 1929 il ministero dei Lavori pubblici, guidato da Giovanni Giuriati, aveva concesso il via libera alla realizzazione dell'opera. Il Vate aveva iniziato a perorare la sua ambiziosa strada, che denominerà Meandro, per il tortuoso snodarsi delle gallerie e delle curve a strapiombo sull'acqua lacustre, il 23 marzo 1925, soprattutto per raggiungere più agevolmente la sua residenza del Vittoriale. Il 5 settembre 1931 erano stati ultimati i lavori. In totale erano 28 chilometri di percorso, 77 gallerie (nella foto una delle più impervie), 100mila metri cubi di muratura, 700mila metri cubi di roccia traforata. Vi avevano lavorato 2mila operai, 10 dei quali erano morti nel tentativo di piazzare dall'alto, appesi a funi da scalatore, le cariche esplosive necessarie ad aprire i varchi nella pietra.

Il progetto era stato curato, su richiesta di d'Annunzio, dall'ingegnere Riccardo Cozzaglio, di Brescia, classe 1896, insieme al nipote geometra Italo, del 1875. La realizzazione era stata eseguita dall'impresa edile dell'ingegnere Piero Puricelli, milanese del 1883, già autore della Milano-Laghi, prima autostrada d'Europa, il cui taglio del nastro risaliva al 20 settembre 1923 nel segmento fino a Gallarate, e, con Alfredo Rosselli, costruttore dell'autodromo di Monza, testato ufficialmente il 28 luglio 1922.