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19 Dicembre

Oggi, ma nel 2013, dal cosmodromo di Kourou nella Guiana francese, veniva lanciato il satellite Gaia, acronimo di global astrometric interferometer for astrophysics, (nel fotomontaggio, proprio mentre veniva agganciato al razzo) con il vettore Sojuz/St-B per conto dell'agenzia spaziale europea (Esa). Scopo della missione, considerata la continuazione della precedente chiamata Hipparcos, sarà creare una mappa della galassia molto precisa ottenuta attraverso misurazioni astrometriche d'elevata attendibilità effettuate dalla posizione nel secondo punto lagrangiano del sistema Sole-Terra denominata L2 dell'orbita di Lissajours. In quella precisa collocazione, le interferenze d'osservazione dovrebbero essere ridotte al minimo. I dati raccolti verranno gestiti dal centro di elaborazione dell'osservatorio astrofisico di Torino e rilasciati in diverse sequenze. L'ultima, salvo proroghe dei finanziamenti stanziati fino al 2022, sarà prevista per quell'anno.

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