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19 febbraio

Oggi, ma nel 1968, a Roma, tre studenti della facoltà di Architettura dell'università "La Sapienza" occupavano il campanile di Sant'Ivo alla Sapienza, prima sede universitaria romana, in segno di protesta. Erano Paolo Ramundo, di 26 anni, Gianfranco Moltedo, ugualmente di 26, e Martino Branca, di 27 (nella foto dal Resto del Carlino del 21 febbraio 1968). Verranno chiamati "uccelli" perché nelle assemblee studentesche non parlavano, ma facevano appunto il verso dei pennuti per dissentire. Dopo essersi barricati e riforniti di viveri minacciarono di gettarsi mentre i vigili del fuoco cercavano di raggiungerli con le scale telescopiche. Volevano richiamare l'attenzione e aumentare il loro peso nelle rivendicazioni studentesche nei confronti dei baroni universitari. Scenderanno il pomeriggio del 20, dopo 36 ore in vetta, e verranno protetti da una folla di studenti per evitare che la polizia li identificasse. Erano riusciti ad accedere al campanile grazie all'architetto Paolo Portoghesi, studioso di Francesco Borromini, che però era ignaro del piano dei tre ragazzi. L'episodio anticipava la cosiddetta battaglia di Valle Giulia, del primo marzo, tra manifestanti universitari e forze dell'ordine, considerata l'avvenimento d'inizio del '68 italiano.