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21 agosto

Oggi, ma nel 1947, nell'ospedale americano di Neully-sur-Seine, la morte metteva fine alla contesa giudiziaria tra Ettore Bugatti (nella foto) e il governo francese per il possesso dell'azienda di auto di lusso. Bugatti, nato a Milano nel 1881 e autore del primo prototipo «Type 1» già nel 1898, aveva perso la causa nel primo grado di giudizio davanti al tribunale di Saverne, ma l'11 giugno '47 aveva vinto il ricorso in appello alla corte di Colmar. Lui però non aveva potuto saperlo: giaceva incosciente e paralizzato per i postumi di un'embolia provocata da una polmonite. La fabbrica di Molsheim, nel 1941, era stata svenduta forzatamente a metà prezzo (150 milioni di franchi) alla Germania durante l'occupazione nazista della Francia e messa a disposizione dell'esercito di Hitler. Successivamente era stata bombardata ed era passata, col finire della Seconda guerra mondiale, al governo di Parigi. Bugatti, che rimarrà il creatore di quello considerato dagli esperti di quattro ruote a motore il marchio più prestigioso del mondo, era perfino stato accusato di collaborazionismo con le SS proprio per aver ceduto la sua creatura ad una cifra molto inferiore al valore di mercato.