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21 dicembre

Oggi, ma nel 1988, a Lockerbie, in Scozia, una bomba da 400 grammi di esplosivo al plastico Semtex di fabbricazione cecoslovacca, collocata in una valigia Samsonite posta nella stiva dell’aereo Pan American 103, diretto da Francoforte a Detroit, via Londra e New York, esplodeva mentre il mezzo era in aria causando 259 vittime.

I decessi coinvolgevano tutte le persone presenti a bordo. Ovvero i 243 passeggeri e i 16 componenti dell’equipaggio. Tra i morti vi erano anche due abruzzesi, unici italiani. Una era Gianfranca Dinardo, di 26 anni, nativa di Teramo, che viveva a Londra, dove lavorava in un’agenzia di servizi di segreteria per imprese, che andava a New York a fare visita ad un’amica italiana, stava meditando di tornare a Roma, dove si trovava la sua famiglia, perché le era stato offerto un impiego in una compagnia di assicurazioni. L’altro era il dipendente di terra della Pan Am Gabriele Della Ripa, di 46 anni, di Rapino, residente a New York con la moglie Luisa e le figlie Carmela e Maria, addetto alla distribuzione di pacchi e vivande della compagnia aerea a stelle e strisce. Della Ripa tornava negli States proprio dopo un periodo trascorso dai parenti nel chietino. Il suo nome uscirà dall’elenco delle vittime solo in seconda battuta in quanto, in qualità di impiegato dell’azienda, viaggiava con biglietto gratuito. A terra 11 residenti di Lockerbie venivano spazzati dalle ali dell'aereo, ancora attaccate alla parte centrale della fusoliera, mentre erano dentro le loro abitazioni. I detriti colpivano 21 case a 800 chilometri all’ora creando un cratere (nella foto, particolare) di 47 metri.

L’aereo era comandato da James MacQuarrie, mentre il primo ufficiale era Raymond Wagner e l'ingegnere di volo era Jerry Avritt. La verità sull’accaduto tarderà ad arrivare e sarà necessario un tortuoso iter per ricostruire gli avvenimenti, le responsabilità e le complesse motivazioni politiche celate dietro il gesto. Il 31 gennaio 2001 verrà condannato all’ergastolo, quale presunto esecutore dell’attentato  e per l’uccisione di 270 persone complessivamente, Abd el-Basset Ali al-Megrahi, di Tripoli, classe 1952, ufficiale dell'intelligence libica, capo della sicurezza per Libyan Airways, direttore del Centro studi strategici di Tripoli, che aveva agito per conto del governo libico, guidato da Mu’ammar Gheddafi.

L’attentatore morirà, di cancro alla prostata, il 20 maggio 2012, a Tripoli, dopo essere stato scarcerato, per motivi di salute, il 20 agosto 2009. La sua liberazione susciterà non poche polemiche a livello internazionale, soprattutto da parte degli Usa, essendo statunitensi ben 189 vittime, il numero più alto. Il 4 dicembre 1991 la Pan Am, che già versava in cattive condizioni economiche prima dell’attacco dinamitardo, chiuderà.