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22 APRILE

Oggi, ma nel 1945, a Varzo, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, la banda della brigata partigiana garibaldina comandata da Ugo Scrittori “Mirko”, di Villadossola, coadiuvata dai servizi segreti svizzeri, attraverso il capitano Peter Bammatter di Naters, che avevano il ferroviere ticinese Mario Rodoni, impiegato alle Ffs di Biasca, ma varzese di residenza, come collegamento, sabotava il tentativo dei nazifascisti di far saltare, con il tritolo, il tunnel ferroviario del Sempione, durante la loro ritirata. I componenti del movimento resistenziale ossolano, si impossessavano, con il favore del buio, alle 4.30, di 1500 cassette di esplosivo germanico, pari a 36 tonnellate, giunte da Monza, depositato a 100 metri dalla stazione dei treni, e le facevano brillare sui binari. Oltre a Scrittori già menzionato, partecipavano all’impresa: Serafino Zani, Giuseppe Bensi, Santo Zanelli, Basilio Pelganta, Fulvio Di Salvo, Giuseppe Verdura e Quinto Solfrini. L’azione, estremamente rischiosa, assicurava il prosieguo l’utilizzo della preziosa galleria, lunga 20 chilometri, costruita con estrema fatica tra il 1898 e il 1905 (nella foto, particolare, maestranze al lavoro sul versante italiano) per collegare il Belpaese alla confederazione elvetica, segnatamente Iselle di Trasquera e Briga. Per la precisione il traforo, scavato sotto il monte Leone, nelle Alpi Lepontine, alto 3552 metri, era stato inaugurato il 19 maggio 1906, alla presenza di re Vittorio Emanuele III e del presidente Ludwig Forer per la Svizzera. Tutta la vicenda verrà raccontata nelle 141 pagine del volume scritto da Greta Bienati e Giuliano Tosi, intitolato “Il Sempione salvato: l’ultima azione partigiana dell’Ossola, 22 aprile 1945”, che sarà pubblicato dall’editore Macchione, di Varese, nel 2022.