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22 GIUGNO

Oggi, ma nel 1946, a Genova, sbarcava dal piroscafo “J.J. Sister”, della Compania Transmediterranea, Josemaria Escrivá de Balaguer, di 44 anni, presbitero spagnolo di Barbastro, per la prima volta in Italia, fondatore, il 2 ottobre 1928, dell’Opus dei, ovvero la Prelatura della Santa croce. Il futuro santo de Balaguer, che verrà canonizzato, in piazza San Pietro, il 6 ottobre 2002, da Papa Giovanni Paolo II, celebrerà la prima messa nel Belpaese il giorno dopo l’arrivo, il 23 giugno, alle 7.30, nella chiesa genovese di San Sisto II Papa e martire e Maria bambina.

Rimarrà a Roma (nella foto, particolare, da sinistra don del Portillo, de Balaguer con un loro amico, tratta dall'Archivio del Centro studi Josemaria de Balaguer, dell'università di Navarra) fino alla morte, che avverrà il 26 giugno 1975, a 73 anni, per arresto cardiaco. Verrà sepolto nell’altare della chiesa di Santa Maria della Pace, edificio di culto prelatizio dell’Opus dei, nel quale verranno accolte anche le spoglie mortali di Álvaro del Portillo, vescovo primo successore di de Balaguer alla guida dell’Organizzazione, approvata definitivamente dalla Santa sede, il 16 giugno 1950.

All’arrivo nella “città della lanterna” veniva accolto da don del Portillo e da Salvador Canals, giunti appositamente dalla Capitale. Via mare, de Balaguer era stato accompagnato da Josè Orlandiz. Prima di imbarcarsi, di buon mattino il 21 giugno, de Balaguer aveva espletato le orazioni insieme ad un gruppetto di suoi seguaci nell’oratorio barcellonese di via Montaner. Era giunto a Barcellona da Madrid, via Saragozza, ed era partito il 19 giugno. Durante il tragitto, de Balaguer aveva voluto sostare in tre santuari mariani: quello saragozzano del Pilar; al monastero Montserrat a Monistrol de Montserrat e alla Madonna della Mercede a Barcellona.