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23 GENNAIO

Oggi, ma nel 2019, a Barge, in provincia di Cuneo, davanti alla chiesa di San Rocco, veniva rinvenuto il corpo senza vita di Anna Piccato, pensionata dell’Indesit, di 70 anni, uccisa da Daniele Ermanno Bianco, di 41, muratore, per la rapina di 3 euro e 20 centesimi, finita male L’aggressione letale era avvenuta alle spalle, nei giardini d’Annonay, dietro la parrocchia. La donna, conosciuta nella piccola comunità locale, anche per la sua attività di volontaria del soccorso nel comitato di zona della Croce rossa italiana, aveva consumato la colazione, come d’abitudine, al bar del paese e i soldi che aveva in tasca erano il resto.

L’omicidio veniva commesso a colpi di chiave inglese, che non verrà ritrovata, verosimilmente perché gettata dall’assassino in un cassonetto dei rifiuti poco prima dell’arrivo del compattatore della nettezza urbana e quindi resa irrecuperabile. La vittima, che in passato aveva aiutato il suo aguzzino, considerato uno sbandato e con vari precedenti penali per piccoli reati, veniva sfigurata da ben 12 fendenti. Gli spiccioli sottratti venivano usati da Bianco, subito dopo il fatto di sangue, per acquistare una birra. Il colpevole verrà incastrato dalle tracce di dna della malcapitata presenti sui vestiti.

Non gli verrà concessa alcuna attenuante, verrà giudicato sano di mente e in grado di stare in giudizio, con tanto di perizia psichiatrica. Verrà condannato, in via definitiva, dalla Corte di cassazione, il 15 novembre 2022, a 30 anni di reclusione; in primo grado, il 16 settembre 2020, gli era stato comminato l’ergastolo, con rito abbreviato, ma in appello, il 12 novembre 2021, la pena era stata diminuita.