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24 maggio

Oggi, ma nel 1978, in tutta Italia, toccava la vetta della classifica nazionale dei singoli il brano “Figli delle stelle”, del cantautore Alan Sorrenti, di 27 anni, pubblicato dall’etichetta discografica Emi, il 24 novembre 1977. Nel b-side il 45 giri conteneva “E tu mi porti via”.

Quello che diverrà uno dei tormentoni più longevi nel panorama musicale del Belpaese, era estratto dall’album omonimo, che, nelle 9 tracce, arrangiate dal chitarrista statunitense Jay Graydon, rappresentava il cambio di genere dell’artista partenopeo con origini gallesi (nella foto, particolare) svoltando dal progressive rock alla musica disco.

“Figli delle stelle”, il 31 dicembre 1978, chiuderà la hit-parade tricolore dei singoli in ottava posizione, alle spalle di: “Stayin’ alive”, dei Bee Gees, al numero uno; “Una donna per amico”, di Lucio Battisti, al due; “Sotto il segno dei pesci”, di Antonello Venditti, al tre; “Tu”, di Umberto Tozzi, al quattro; “Wuthering heights”, di Kate Bush, al cinque; “Ti avrò”, di Adriano Celentano e “Grease” di Frankie Valli, al settimo.

“Figli delle stelle”, diverrà iconico leitmotiv generazionale, come sottolineerà Franco Battiato in “Bandiera bianca”, riuscitissimo componimento dell’ancor più azzeccato Lp, del 21 settembre 1981, “La voce del padrone”. “Figli delle stelle” riusciva anche a scalzare nell’indice di gradimento italico “Un’emozione da poco”, della sedicenne Anna Oxa, che, il 28 gennaio precedente, si era classificato al secondo posto nell’edizione numero 28 del Festival di Sanremo, vinta dai Matia Bazar, con “…e dirsi ciao”.

L’1 giugno 1979 seguirà l’altro grande pezzo da novanta di Sorrenti, “Tu sei l’unica donna per me”, che vincerà, l’8 settembre di quell’anno, il 16° Festivalbar, all’Arena di Verona. Nello stesso anno usciva nelle sale la commedia “Figlio delle stelle” del regista Carlo Vanzina, con protagonista ancora Sorrenti.