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24 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1734, a Capua, in provincia di Caserta, gli austriaci, comandati dal feldmaresciallo Otto Ferdinand Von Traun, dopo 7 mesi di assedio da parte delle truppe franco-spagnole, cadevano ed i Borbone, di fatto, conquistavano il regno delle due Sicilie. Tecnicamente la bandiera bianca verrà issata il 30 novembre successivo. Il 20 giugno precedente era stata presa Reggio Calabria. Il 27 giugno L’Aquila. Il 28 luglio la fortezza di Pescara. Poi c’era stato il feroce assedio di Gaeta, terminato il 6 agosto.

La conquista di Capua (nella foto, particolare, carta topografica inerente la resa di Capua a Carlo III di Borbone per aprirsi la via su Napoli, acquaforte di Marcantonio Dal Re, di 27,5x17,2 centimetri, del 1749, custodita nei musei civici di Lecco di Villa Manzoni, sede della Galleria comunale d’arte) era data per lo più dall’assottigliarsi delle risorse, viveri e munizioni, ma anche dalla crescente difficoltà per i soldati austriaci di compiere sortite esterne per l’avvicendamento dei rinforzi imperiali. Tutto ciò avveniva nel contesto della guerra di successione polacca, scoppiata nel 1733 alla morte di re Augusto II, con la Spagna di Filippo V di Borbone che aveva invaso i reami napoletani e siciliani, soggetti alla dominazione asburgica. Il primo sovrano borbonico, a far data dal 15 maggio 1734, e fino al 10 agosto 1759, era Carlo III di Spagna, duca di Parma e di Piacenza, incoronato come Carlo VII, che sarà anche re di Sicilia, come Carlo III, dal 3 luglio 1735 al 10 agosto 1759.

L’Infante di Spagna, figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese, titolo che gli apparteneva dal 20 gennaio 1716, incontrerà anche tensioni con la Santa sede, detentrice di secolari diritti feudali sia sul regno di Napoli che su quello di Sicilia. Infatti l’investitura della nuova testa coronata da parte di Papa Clemente XII, ovvero il fiorentino Lorenzo Corsini, avverrà solo nel 1738. Il riconoscimento internazionale del trono, invece, ci sarà, il 18 novembre 1738, in occasione della stipula del Trattato di Vienna, che porterà la pace nelle lotte per la successione polacca. Ma il placet costerà a Carlo di Borbone la cessione del ducato di Parma e di Piacenza, alla corte di Vienna, e del granducato di Toscana, alla casata dei Lorena.