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27 gennaio

Oggi, ma nel 1924, a Roma, veniva sancita la dissoluzione dello Stato libero di Fiume, creato con il Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 e successivo all'occupazione dannunziana iniziata il 12 settembre 1919, e si divideva la città in due. Una parte veniva annessa all'Italia, quella centrale e un lembo sul mare, l'altra, quella costiera orientale e il sobborgo di Sussak, alla Jugoslavia (nella foto il punto di divisione con le guardiole sul fiume Eneo). Il 16 marzo di quell'anno re Vittorio Emanuele III di Savoia vi farà la visita ufficiale. Fiume diventava capoluogo della Provincia italiana del Carnaro composta da altri 12 Comuni i cui nomi, italianizzati, erano: Abbazia, Castel Iablanizza, Castelnuovo, Clana, Draga di Moschiena, Elsane, Fontana del Conte, Laurana, Matteria, Mattuglie, Primano, Villa del Nevoso. La targa per le non molte auto in circolazione era FM. Col Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 Fiume diverrà parte della Repubblica socialista federale di Jugoslavia.