TODAY

28 febbraio

Oggi, ma nel 1978, a Roma, in piazza Don Giovanni Bosco, i fratelli Cristiano e Valerio Fioravanti della formazione neofascista dei Nuclei armati rivoluzionari uccidevano a colpi di pistola il militante di Lotta continua Roberto Scialabba di 24 anni (nella foto uno striscione in sua memoria). L'omicidio, che cadeva in occasione del terzo anniversario (28 febbraio '75) dell'omicidio dello studente d'origine greca Mikis Mantakas del Fuan davanti alla sezione Msi di via Ottaviano da parte dei brigatisti Alvaro Lojacono e Fabrizio Panzieri, verrà rivendicato con una telefonata alla redazione centrale del Messaggero con la sigla Gioventù nazional popolare. Verrà precisato come fosse un'azione compiuta per vendetta per i fatti di Acca Larentia del 7 gennaio 1978. In quella occasione, davanti alla sede del Movimento sociale italiano di zona, erano stati fatti fuori Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta del Fronte universitario d'azione nazionale (si considererà anche Stefano Recchioni di Destra sociale come un caduto di quell'episodio). Scialabba però, fino al 1982, verrà ritenuto freddato per un regolamento di conti tra piccoli spacciatori e non verrà dato peso alla rivendicazione dei Nar. Poi, invece, la verità salterà fuori dalla confessione del pentito Cristiano Fioravanti.