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28 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1964, in tutta Italia, raggiungeva la vetta della classifica nazionale dei singoli, “Non son degno di te”, di Gianluigi “Gianni” Morandi, di 19 anni, con testo del paroliere Francesco “Franco Migliacci” e musica di Bruno Zambrini, compositore originario di Francavilla al Mare. Il 45 giri verrà poi inserito, come quarta traccia, nel lato A dell’album “Gianni tre”, del 1966, prodotto da Migliacci e pubblicato dall’etichetta discografica Rca italiana, con sede a Roma, quale terza raccolta di successi.

Il pezzo chiuderà, il 31 dicembre successivo, la classifica nazionale dei singoli, in seconda posizione, alle spalle di un altro suo grande cavallo di battaglia, “In ginocchio da te”, sempre della premiata accoppiata Migliacci/Zambrini. All’affermazione popolare di entrambe le canzoni contribuiranno non poco altrettanti “musicarelli”, omonimi, rientranti nella trilogia composta da: “In ginocchio da te”, del 1964, Non son degno di te”, del 1965 e “Se non avessi più te”, ugualmente del ’65. 

Tutti e tre diretti dal regista Ettore Maria Fizzarotti, in bianco e nero, con soggetto e sceneggiatura di Bruno Corbucci e Giovanni Rinaldi, con la partecipazione della stessa ugola d’oro di Monghidoro e dell’attrice emergente Laura “Efrikian” Ephrikian (nella foto, particolare, la coppia impegnata in effusioni sotto lo sguardo vigile di Nino Taranto. Tra l’altro, Morandi, in divisa da militare, doveva realmente ancora espletare il servizio di leva). Quest’ultima, conosciuta da Morandi proprio sul set di “In ginocchio da te”, di 4 anni più grande, diverrà sua moglie nel 1966.

Nel lungometraggio “Non son degno di te”, vi erano anche interpreti del grande schermo del calibro di: Nino Taranto, Gino Bramieri, Aroldo Tieri, Ave Ninchi, Carlo Croccolo.  Morandi intonava i motivi accompagnato dal gruppo “I Meteors”, che lo affiancava anche nelle esibizioni dal vivo. In quel 1964, l’11 luglio precedente, a Fiuggi, il ragazzo della provincia bolognese aveva vinto, con “In ginocchio da te”, la terza edizione del “Cantagiro”. L’anno successivo, 1965, il 10 luglio, sempre nella rinomata località termale del frusinate, l'ex apprendista ciabattino nella bottega del padre Renato, si piazzerà secondo, con “Se non avessi più te”, sempre di Migliacci/Zambrini e dell’argentino Luis Bacalov, dietro “Lui”, di Rita Pavone.