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30 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1735, a Foggia, nella chiesa di San Giovanni, il sacerdote partenopeo di 39 anni, Alfonso Maria De Liguori, fondatore della congregazione del Santissimo redentore, a Scala, in quel di Salerno, levitava, secondo quanto tramandato dalla tradizione cattolica, in estasi nella contemplazione della tavola di Nostra Signora dell’icona-vetere, altresì Madonna dei sette veli, ritenuta la più antica immagine della Vergine, conservata nel capoluogo pugliese.

L’episodio (nella foto, particolare, incisione su lastra d’acciaio, del 1840, di 52x74 centimetri, di Agostino Feoli, stampata nello stabilimento litografico Salimbene, di Napoli), presumibilmente della durata di un’ora, si sarebbe verificato alla presenza di numerosi fedeli. Il futuro Sant’Alfonso, che sarà canonizzato, a Roma, il 26 maggio 1839, da papa Gregorio XVI, dopo la beatificazione del 15 settembre 1816, da parte del pontefice Pio VII, era nato a Marianella di Napoli, nel 1696. Don Alfonso, che era stato ordinato presbitero il 21 dicembre 1726, sarà nominato vescovo il 17 giugno 1772, dal successore di san Pietro, Clemente XIII, e ricoprirà l’incarico di capo della diocesi di Sant’Agata dei Goti, dalla consacrazione fino al 1775.

Dopo aver cominciato come avvocato, già a 16 anni, avendo seguito le lezioni nell’università di Napoli, anche con il filosofo Giambattista Vico, era stato, dal 1718, giudice del regio portulano di Napoli, ma aveva deciso di dedicare la propria esistenza a Dio, nel 1723, dopo una sconfitta professionale in campo legale. Era giunto in Capitanata per tentare di invertire l’allontanamento dei devoti dal culto, in seguito al terremoto del 20 marzo 1731, con epicentro Stornara, nel foggiano, del IX grado della scala Mercalli, che aveva fatto sobbalzare il Tavoliere e mietuto 2mila vittime, solo a Foggia.

L’episodio mistico dello staccarsi da terra verrà ricordato anche nella raffigurazione di una delle vetrate della cattedrale foggiana, ovvero la chiesa della Beata Maria Vergine assunta in cielo. Alfonso Maria De Liguori verrà ricompreso nella tradizione dei cosiddetti “santi volanti” che riguarderà, complessivamente, nella storia del cattolicesimo, 200 unti dal Signore. Tra i quali anche: San Giuseppe da Copertino, San Francesco d’Assisi, Sant’ Ignazio di Loyola, San Tommaso d’Aquino, San Filippo Neri, San Pietro d’Alcantara e Santa Teresa d’Avila e Santa Marie-Francoise de Cinq-Plaies.