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31 LUGLIO

Oggi, ma nel 1945, ad Anela, in provincia di Sassari, in località Traschia, l’incendio, verosimilmente dovuto a cause dolose, ma comunque mai appurate, uccideva 7 forestali che, giunti da Punta Masiennera, cercavano di domare le fiamme. Queste ultime erano scoppiate al termine della funzione religiosa voluta, a ridosso della caserma forestale, situata a Sa Minda, a mille metri sul livello del mare, per ringraziare Santa Maria di Anela per aver favorito il ritorno alla vita di tutti i giorni dopo il termine del secondo conflitto mondiale.

Le vittime del rogo erano: Giovanni Sanna, di 51 anni, Antonio Satta, di 46, Giovanni Antonio Sini, di 38, Settimio Farina di 22, Salvatore Paoni, di 21, Silvestro Virdis, di 19, Antonio Loi, di 18. L’avviso di pericolo era stato dato, per tempo, dalla vedetta forestale di Punta Masiennera, col classico squillo di tromba che serviva per allertare i componenti della squadra, denominata “Sos Guardia Fogos”, composta dagli addetti dell’Azienda di Stato per le foreste demaniali, tutti provenienti da Anela.

La furia delle fiamme divorava i 1046 ettari di bosco demaniale della foresta istituita, nel 1886, con la legge numero 3713 del 4 marzo di quell’anno, afferente al complesso dei monti del Goceano, e caratterizzata dalla presenza, come vegetazione, soprattutto di alberi di leccio, roverella, faggio, castagno, cedro dell'Atlante, pino nero, ontano nero e abete.

I 7 malcapitati, stroncati dal fumo e dalle fiamme, che non avevano fatto in tempo a tornare indietro nonostante conoscessero molto bene la zona perché si erano ritrovati accerchiati, verranno seppelliti insieme (nella foto, particolare, il murales dell’artista Tony Amos di Bono che, in località Traschia di Anela, verrà inaugurato, il 28 luglio 2016, vicino alla targa con nomi e cognomi dei caduti del 31 luglio 1945) nel piccolo cimitero di Anela, in una sorta di tomba monumentale.

L’accaduto susciterà particolare clamore mediatico non solo nell’isola. E verrà ricostruito nel volume di Giuseppe Ruju, intitolato “L’incendio della foresta demaniale: racconti della Sardegna”, che verrà pubblicato da Edizioni Della Torre, di Cagiari, nel 1994. Lo sciagurato evento del 31 luglio 1945, il primo del secondo dopoguerra, insieme ad altri di simile natura, spingerà la Regione autonoma Sardegna a istituire, con la legge regionale numero 13 del 30 giugno 2011, la Giornata regionale della memoria delle vittime degli incendi in Sardegna, con cadenza prevista per ogni 28 luglio.