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4 dicembre

Oggi, ma nel 1953, a Monaco di Baviera, sotto il tendone del circo Krone, il pugile Ivano Fontana, aquilano del 1926, benché originario di Mutignano di Pineto, in quel di Teramo, poi trapiantato a Lucca, che da dilettante era stato medaglia di bronzo ai XIV giochi olimpici di Londra, del 1948, nella categoria dei pesi medi, entro i 75 chilogrammi, passato professionista, nei 72,57 chilogrammi, le suonava al tedesco Franz Szuzina, di Brema, del 1930; ma il verdetto dei giudici chiudeva l'incontro in parità.

Il risultato scatenava polemiche a non finire contro la scelta arbitrale per aver spudoratamente agevolato l'atleta germanico. Lo sfidante di casa era un combattente dal pugno pesante che nelle classifiche della sua terra veniva subito dopo Gustav Scholz e Hans Stretz, che in quel 1953 erano considerati dagli addetti ai lavori due spauracchi, costretti spesso a combattere nelle categorie superiori perché nella loro era difficoltoso reperire un avversario all'altezza. L'abruzzese (nella foto, particolare del match del 26 dicembre 1951, al padiglione 3 delle fiere del palazzetto dello sport del capoluogo lombardo, vinto contro il francese Claude Ritter, parigino del 1925) non riuscirà mai a conquistare il titolo europeo. Dovrà accontentarsi della cintura di campione tricolore di categoria, che farà sua, il 22 maggio 1955, a Milano, al velodromo Vigorelli, avendo la meglio su Lorenzo Rocci.

Fontana, detto Airone, aveva esordito a Roma, il 14 gennaio 1950, mettendo Ko il laziale Albino Gaboardi. Chiuderà la carriera, nel 1958, dopo 8 anni di professionismo, con 26 vittorie, di cui 12 per Ko, 13 sconfitte, delle quali 8 per Ko, e 8 pareggi, dopo essere stato sconfitto, al Westfalenhalle di Dortmund, l'11 gennaio 1958, da Erich Shoppner, di Witten, del 1932.